MARTELLAGO - «Sì all'accoglienza, ma intelligente». Così don

MARTELLAGO - «Sì all'accoglienza, ma intelligente». Così don
MARTELLAGO - «Sì all'accoglienza, ma intelligente». Così don Giorgio Riccoboni (nella foto sotto) si esprime sulla proposta del prefetto di fare dell'ex base militare della...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
MARTELLAGO - «Sì all'accoglienza, ma intelligente». Così don Giorgio Riccoboni (nella foto sotto) si esprime sulla proposta del prefetto di fare dell'ex base militare della confinante Peseggia un centro di accoglienza per i profughi, idea che ha già scatenato un putiferio anche a Martellago: nel consiglio di martedì sarà verrà discussa una mozione per dire no.

«L'accoglienza ha da esserci come dovere basilare, ma va fatta in maniera intelligente, organizzata, progettata, accompagnata e con disponibilità equa di mezzi», sostiene il parroco di Martellago. Che chiarisce: «Non so cosa intendano fare a Peseggia e quindi non ho elementi per dare un giudizio, ma in linea generale ritengo che le grandi concentrazioni di persone in strutture obsolete e poco decorose per gli stessi ospiti potrebbero essere difficili da gestire. Una distribuzione più parcellizzata nel territorio potrebbe essere meno invasiva». Chi invece dice no a priori è la neonata Unione Civica, che nel consiglio convocato per martedì alle 20.15 proporrà subito una mozione. «Non siamo d'accordo che a due passi da Martellago, che è ancora più vicina a Peseggia di quanto non lo sia Scorzè, venga fuori un centro di accoglienza come quello di Cona-Crocetta», spiegano Moreno Bernardi e Gianfranco Pesce. (n.der)
© riproduzione riservata
Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino