L'ULTIMO SALUTOTREVISO «Ciao zio Walter, mi hai insegnato ad amare la vita sempre e comunque. Con te se n'è andato un pezzo di storia di Treviso, città che hai tanto amato e da...
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TREVISO «Ciao zio Walter, mi hai insegnato ad amare la vita sempre e comunque. Con te se n'è andato un pezzo di storia di Treviso, città che hai tanto amato e da cui sei stato anche molto ricambiato». Sono le parole commosse di Monica Montellato, nipote prediletta di Walter Busato, l'istrionico 68enne vittima lo scorso 4 maggio di un incidente sul Sile, in Pescheria, dov'è caduto e annegato. Dopo il nullaosta della Procura sono stati fissati i funerali del 68enne, conosciuto da tutti come il Mago, che verranno celebrati martedì prossimo alle 15.30 alla Chiesa Votiva. «Avrebbe compiuto 69 anni il 29 maggio e volevamo fare una grande festa assieme per il suo compleanno - aggiunge la nipote -. La faremo lo stesso, come lui avrebbe voluto, brindando alla vita con tutti i suoi amici». Protagonista indiscusso di locali storici della Treviso by night, il Mago era un vulcano di passioni, tra cui la pittura, la poesia, fino alla cartomanzia. Faceva le carte Sibille agli amici e alle persone che glielo chiedevano, spesso per raccogliere fondi per beneficenza alle sagre vestito da Leonardo Da Vinci, costume rinascimentale con cui molti lo ricordano per la sua goliardia nell'intrattenere il pubblico. Fra i primi ad esprimere cordoglio per la sua scomparsa sono stati la Caritas di Treviso e l'associazione Angeli senza dimora a cui martedì saranno devolute tutte le offerte raccolte alla cerimonia funebre. La sua carriera, dapprima come cameriere di sala, era iniziata in gioventù alternandosi fra la stagione estiva a Jesolo al ristorante pizzeria La Fenice e in Val Gardena. Per buona parte della sua vita lavorativa ha affiancato il cugino gestore di locali, Achille Maronese, supportandolo con la sua professionalità negli anni ruggenti della vita notturna alla discoteca Le Capannine di Jesolo e alla discoteca La Loggia di Treviso. Ha poi gestito due locali storici di Treviso, il Doppio V e Il Malibù.
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Il Gazzettino