Maroni: «Ogni voto sopra il 34% sarà un successo»

Maroni: «Ogni voto sopra il 34% sarà un successo»
L'ANNUNCIOMILANO Non solo Silvio Berlusconi è a favore del Sì al referendum sull'autonomia di Lombardia e Veneto il 22 ottobre, ma è pronto a proporlo «per tutte le Regioni...

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L'ANNUNCIO
MILANO Non solo Silvio Berlusconi è a favore del Sì al referendum sull'autonomia di Lombardia e Veneto il 22 ottobre, ma è pronto a proporlo «per tutte le Regioni italiane, spostando la competenza di 11 materie dal centro alla sede giusta, quella regionale». Dopo i vari messaggi video, fra cui quello agli stati generali di Forza Italia a Mestre, ieri il Cavaliere è sceso in campo in prima persona a Milano insieme al governatore Roberto Maroni, il quale ha anche fissato la sua asticella per la consultazione lombarda (che, a differenza di quella veneta, non avrà quorum). «Nel 2001 andò a votare il 34%, mi aspetto di superare quella quota del referendum costituzionale sul Titolo V. Ogni voto in più sarà un successo», ha detto Maroni.

L'IMPEGNO
Il governatore leghista ha chiesto al leader forzista di guardare già alla fase della trattativa: «Ti chiedo un impegno, presidente. Fra pochi mesi ci saranno le elezioni e ti chiedo l'impegno di mettere il tema dell'autonomia nel programma di governo del centrodestra. Voglio ringraziarti per l'impegno che tu e Forza Italia state dimostrando per la riuscita del referendum. Sai quanto è importante per noi e per la Regione Lombardia. Non è il referendum di Maroni, ma il referendum dei cittadini e delle imprese. Non è un referendum contro la Costituzione o contro qualcuno, ma per dare maggiori competenze alla nostra Regione. Questo referendum sta rimettendo al centro l'autonomia nel dibattito del Paese». Parole pronunciate da pontiere fra il capo di Forza Italia e il segretario della Lega Matteo Salvini.
L'INCONTRO

D'altronde se il referendum sarà domenica prossima, l'orizzonte politico è più lontano e guarda alle elezioni regionali e politiche di primavera. È in quest'ottica che il centrodestra sembra ricompattarsi. «Non c'è mai stato motivo di distacco fra noi, la Lega e Fratelli d'Italia», ha assicurato Berlusconi, annunciando un incontro sul programma per la settimana prossima con Salvini, che ha confermato un possibile faccia a faccia per venerdì. Un colloquio che probabilmente non si svolgerà ad Arcore per non rivangare accordi del passato. «L'unico punto di differenza che si era appalesato ha sottolineato l'azzurro ha riguardato l'euro. Salvini era convinto di chiedere indietro tutta la sovranità monetaria. La settimana prossima gli chiederò se è vero che lui ha via via cambiato posizione, rendendosi conto delle difficoltà che avremmo a uscire dall'area euro». Berlusconi ha strappato una risata all'interrogativo se voterà al referendum: «Ho posto la domanda ai miei avvocati, perché ho spostato la residenza a Roma. Spero di sì», ha detto, provando il sistema elettronico che si utilizzerà in Lombardia.
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Il Gazzettino