I grillini hanno già annunciato che faranno mettere ai voti una mozione di sfiducia per Maroni e la sua giunta. Il Pd sta meditando di fare lo stesso. Ma lui, il governatore,...
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Una volta fatta la giunta, però, l'idillio è terminato. Tanto che alla prima occasione buona Maroni ne ha profittato per far fuori l'assessore. «Non ha condiviso le nuove impostazioni della nostra politica sulla Sanità, le sue deleghe me le prendo io» ha annunciato la scorsa estate. Adesso la botta è dura per la Lega. Anche perché fra gli indagati c'è l'assessore Garavaglia, che di Maroni è amico e sodale. «Da quanto par di capire» dice il governatore «le accuse a Mantovani hanno poco a che vedere coi ruoli ricoperti in Regione». Un modo per prenderne le distanze. Ma anche per prepararsi alla battaglia con gli alleati. Forza Italia, infatti, non ha mai nascosto di rivolere per sé le deleghe alla Sanità. Adesso però Maroni, giocando anche sulla tempesta giudiziaria, potrebbe essere intenzionato a pretendere che la gestione dell'assessorato alla Salute (che muove il 75 per cento delle risorse regionali) venga affidata a un leghista e non più a un uomo di Berlusconi. Il governatore ne ha parlato con Salvini. Il segretario leghista ha consigliato prudenza: «Vai avanti tu fino a dicembre, poi vediamo».
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Il Gazzettino