Mariti violenti, in due concordano diciotto mesi

Mariti violenti, in due concordano diciotto mesi
MALTRATTAMENTI PORDENONE Due mariti violenti, due donne costrette a subire umiliazioni, percosse e vessazioni. Ieri davanti al...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
MALTRATTAMENTI

PORDENONE Due mariti violenti, due donne costrette a subire umiliazioni, percosse e vessazioni. Ieri davanti al gup Monica Biasutti due stranieri hanno patteggiato 1 anno e 6 mesi ciascuno. Nel primo caso si tratta di un cittadino romeno di 37 anni che all'epoca dei fatti risiedeva a Pasiano ed era sottoposto anche misura cautelare, ieri revocata in seguito alla concessione della sospensione condizionale della pena.
Ha ottenuto la sospensione della pena anche un 47enne originario del Madagascar accusato di aver maltrattato la moglie tra il 2006 e il 2017, anno in cui la donna è riuscita ad affrancarsi e a trovare ospitalità in una struttura protetta grazie all'intervento di Voce donna. A occuparsi del caso erano stati i carabinieri di Aviano, che avevano evidenziato all'autorità giudiziaria una situazione di maltrattamenti prolungata nel tempo ed emersa in seguito a un referto medico. Era stata medicata per contusioni e lividi in testa giudicati guaribili in 4 giorni. Era emerso che le botte erano dovute al fatto che il marito le aveva sbattuto la testa contro la testiera del letto. Con schiaffi, calci e pugni era stata colpita anche quando perso il lavoro a causa di una malattia.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino