Mario AjelloCos'è quel rumore, è la centrifuga della lavatrice? Sì. E funge anche da marcia trionfale per la possibile elezione in Parlamento di Giovanni Di Caro, che parla di...
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Cos'è quel rumore, è la centrifuga della lavatrice? Sì. E funge anche da marcia trionfale per la possibile elezione in Parlamento di Giovanni Di Caro, che parla di sé dal bagno di casa, e promette che s'impegnerà per il «guelfare» (cioé il welfare), non ha un'aria sveglissima ma è onesto («Non mi candido per arricchire la mia tasca») e se potesse, essendone uno specialista, si metterebbe a cantare le cover di Pooh, di Vasco e dei Beatles. Ma non lo fa, anche perché, per smorzare i frizzi e i lazzi che subito si sono scatenati su di lui, nelle ultime ore ha sostituito quel video con un altro.
«All you need is love» è di fatto il programma beatlesiano di molti dei 15.000 aspiranti onorevoli M5S che si mettono in vetrina («Ciao a tutti, ora vi introduco me stesso») per farsi votare dai grillini. Fabrizio Dresda, che corre a Taranto per un seggio a Montecitorio, vorrebbe somigliare - e un po' ci riesce: ha la chioma ossigenata? - a Kurt Kobain e in sottofondo si sente «Smell like ten spirits» mentre in primo piano c'è lui, «ricercatore indipendente e fruttariano», che si candida affinché l'Italia possa recuperare la sua sovranità finanziaria». E deve aver letto questi concetti nel libro che spicca alle sue spalle, intitolato «Soldi».
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Il Gazzettino