Maria, un libro per raccontare gli abusi subiti

Maria, un libro per raccontare gli abusi subiti
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PROTAGONISTE
«Lo faccio per me, ex ragazzina problematica e vittima di violenza. Lo faccio per mia madre, presenza luminosa e fondamentale nella mia vita. Lo faccio per tutte le donne che si sono sentite, almeno una volta responsabili degli abusi subiti». Maria Dolores Secco ha 28 anni e abita a Valdobbiadene. Ed è stata la scrittura a salvarla da un'infanzia di violenza e autolesionismo. Oggi è madre di tre figli, ha un marito meraviglioso ma si trova a combattere con una malattia genetica cronica. Nove volte me (Blitos editore), è il suo secondo libro, nato durante la pandemia. La protagonista, a causa di un grave incidente d'auto, si risveglia in ospedale senza ricordare nulla della sua vita precedente. Inizia il suo viaggio per riappropriarsi di un'esistenza che sente totalmente estranea e grazie al suggerimento di Dafne, la sua migliore amica, incontra il dottor Bonanni che la indirizza a un gruppo di sostegno, convinto che la sua mente abbia consapevolmente deciso di dimenticare. «La scrittura è stata la mia grande terapia- ricorda ancora Maria Dolores- ho iniziato su Instagram con la rubrica Ora parlano le donne e continuo con i libri. Fonte d'ispirazione è mia madre, una donna fortissima che ha vissuto le peggiori violenze ma ha saputo dire basta per preservare i suoi figli».

EVENTO CON IL VESCOVO
A Treviso vista l'importanza sociale e culturale che assume oggi il pensiero religioso contemporaneo quale indirizzo e insegnamento dottrinale per tutti i credenti, la commissione pari opportunità del Comune di Treviso in collaborazione con l'assessorato alle politiche sociali ha coinvolto esponenti delle principali religioni monoteiste, attraverso una testimonianza diretta sul tema in oggetto: il vescovo di Treviso Michele Tomasi, il rabbino capo della comunità ebraica di Ferrara Rav Luciano Meir Caro e l'imam Yahya Sergio Yahe Pallavicini, presidente della comunità religiosa islamica italiana. La Provincia di Treviso, assieme alla commissione provinciale pari opportunità e alla consigliera di parità, rilancia la campagna di comunicazione per il Numero Anti Violenza e Stalking 1522, iniziativa già promossa nel 2020 con l'invio a tutti i Comuni di un apposito totem di segnalazione. Ma non solo: su tutti i canali social dell'ente sarà rilanciato il gesto per come chiedere aiuto.
IL VIDEO CON STEYN

Il presidio ospedaliero Giovanni XXIII di Monastier ha girato un video all'interno di una sala operatoria trevigiana, il messaggio rivolto ai giovani contro la violenza. Tra i protagonisti anche Abraham Steyn della Benetton Rugby e Bruno Cerella della Umana Reyer. A Montebelluna torna Neanche con un dito rivolta alle scuole. Quest'anno saranno interessati all'iniziativa gli alunni di terza media delle scuole secondarie di I grado di Montebelluna di entrambi gli Istituti Comprensivi, 1 e 2. (e.f.)
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Il Gazzettino