IL CASOVENEZIA Alle 13 sembrava che a Venezia stesse arrivando, col favore della nebbia, una nave carica di migranti raccolti in acque internazionali. Un video girato con un...
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VENEZIA Alle 13 sembrava che a Venezia stesse arrivando, col favore della nebbia, una nave carica di migranti raccolti in acque internazionali. Un video girato con un telefono da bordo di una motonave che faceva la spola Lido-Punta Sabbioni mostrava l'ingresso in bocca di porto di una nave di una Ong (organizzazione non governativa) scortata da una motovedetta della Capitaneria di porto.
«E adesso i va tuti a magnar in ciesa» è stato il commento che ha accompagnato il fortunato e improvvisato cameraman autore del presunto scoop. Peccato però che la nave, la Mare Jonio effettivamente della Ong Mediterranea (uno degli armatori è Luca Casarini, già leader dei centri sociali), avesse a bordo solo l'equipaggio e stesse entrando a Venezia per effettuare lavori periodici.
UN VIDEO VIRALE
Il video, diffuso ieri all'ora di pranzo su Facebook, com'era prevedibile (l'argomento immigrazione tocca un nervo scoperto degli italiani) per scatenare una condivisione quasi compulsiva (ieri sera se ne contavano circa 530) montando un caso che poi si è rivelato inesistente e inconsistente.
«E noi ci mettono in quarantena...», ha commentato qualcuno, «Vergogna! Vergogna!», «Hanno aspettato la nebbia per farli entrare», hanno detto altri, «Non esiste, non li vogliamo», qualcuno ha anche messo il simbolo del fuoco. Il commento più divertente è stato senza dubbio questo: «Presto, tirate su il Mose».
La nave, un grande rimorchiatore (37 metri per 300 tonnellate di stazza lorda) è stato ormeggiato alla Certosa dove saranno eseguiti alcuni lavori periodici e obbligatori richiesti dal Rina (Registro italiano navale) allo scafo e al motore per poter riprendere il mare.
«Per effettuare questi lavori - racconta l'ex consigliere ed ex assessore veneziano Beppe Caccia, oggi impegnato con la Ong - è stata scelta la nostra Laguna, dove siamo ospiti di Vento di Venezia. La nave era arrivata in vista di Venezia sabato mattina, ma era stata costretta ad attendere in rada fino a domenica mattina a causa della chiusura del porto per nebbia». Mediterranea Saving Humans è l'Ong armatrice della Mare Jonio, battente bandiera italiana che dall'ottobre 2018 opera lungo le rotte nel Mediterraneo Centrale, tra le coste della Sicilia e quelle della Libia, in missioni di osservazione e monitoraggio e, se necessario, di soccorso. Nelle nove missioni di questi due anni la nave ha salvato e sbarcato in porti sicuri quasi quattrocento naufraghi.
Michele Fullin
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Il Gazzettino