Marcon: «Io segretario provinciale? A disposizione»

Marcon: «Io segretario provinciale? A disposizione»
IL CONGRESSOTREVISO Stefano Marcon segretario della Lega della Marca. E Mario Conte, sindaco di Treviso, presidente della Provincia. L'ipotesi prende sempre più corpo all'interno...

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IL CONGRESSO
TREVISO Stefano Marcon segretario della Lega della Marca. E Mario Conte, sindaco di Treviso, presidente della Provincia. L'ipotesi prende sempre più corpo all'interno del Carroccio. Anche perché Marcon non chiude affatto la porta a una sua possibile investitura a capo della Lega trevigiana, con il contemporaneo addio alla Provincia dopo due anni di presidenza, dove con le elezioni di secondo livello già fissate per il 31 ottobre potrebbe arrivare proprio Conte. «Sono sempre a disposizione del partito e dei militanti mette in chiaro Marcon sono loro che decideranno cosa sarà più opportuno per la provincia di Treviso. Ricopro sempre i ruoli con somma gioia. Cerco di dedicarmi al massimo. E sono a disposizione per eventuali chiamate». Con un unico vincolo. Per Marcon non sarebbe possibile portare avanti tre incarichi: sindaco di Castelfranco, presidente della Provincia e segretario della Lega trevigiana. «Bisognerebbe trovare una quadratura specifica gli impegni di sindaco e presidente della Provincia sono già importanti. Con tre non si riuscirebbe a dare le giuste risposte a tutti i bisogni. Vedremo cosa succederà. Arrivare alla segreteria provinciale del partito non è tra le mie priorità personali. Ma se ci sarà la volontà di avermi in un ruolo diverso rispetto a quelli di oggi, sono a disposizione. Non dico mai di no. Se serve, sono qui. E se non serve, ci sono lo stesso».

L'AMMINISTRAZIONE
Nel frattempo continua a lavorare per il Sant'Artemio. Tra i fronti più caldi ci sono quelli che riguardano la sistemazione delle strade e degli edifici delle scuole superiori. «Per quanto riguarda le scuole, l'anno scorso abbiamo ricevuto dal ministero un contributo da 11,4 milioni tira le fila quest'anno abbiamo partecipato a un altro bando. Contiamo di portare a casa altri 18 milioni. Anche se la richiesta iniziale si aggirava sui 100 milioni di euro».
Mauro Favaro
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Il Gazzettino