Marco Franzato, in arte "Mato", è l'ultimo fenestrer del centro storico. La sua bottega sta in campo Santa Maria Mater Domini. Classe 1973, completa gli studi all'istituto...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
«La tecnica delle vetrate legate a piombo ha subìto ben poche variazioni lungo la sua millenaria storia, la difficoltà maggiore di chi si cimenta in quest'arte sta probabilmente nella progettazione, aver coscienza del risultato finale prima di cominciare per poi agire di conseguenza in tutte le fasi, conoscere i propri limiti e le proprie potenzialità per poter rispondere con il massimo della competenza alle esigenze riscontrate».
Marco Franzato spiega brevemente come si svolge il suo lavoro. «Il primo passo, la preparazione dei cartoni, richiede attenzione per facilitare il compito seguente, il taglio dei vetri che deve a sua volta essere preciso se non si vuole incontrare difficoltà nella piombatura. Il profilo di piombo con sezione ad H viene poi saldato a stagno e brunito. La stuccatura e il rinforzo con ferro completano il lavoro». Tra i suoi lavori più importanti i vari restauri di alcuni rosoni di palazzo Ducale. Il restauro del rosone della cattedrale di Bolsena e da ultimo il rifacimento della vetrata di palazzo Papadopoli sede del lussuosissimo albergo Aman.
«Cerco di trasmettere questa tradizione. Si dovrebbe cominciare a seminare di nuovo perché Venezia si è mantenuta e si mantiene ancora sul passato. Oggi parecchio si basa sulla qualità spicciola a scapito della qualità. Le due facce della città che comincia la sua saturazione. Adesso però forse è arrivato il momento di tornare un attimo indietro».
Effettivamente in un momento in cui si discute di turismo selvaggio e di numero chiuso, da tanto tempo, di spopolamento della città, da tanto tempo, di arti e mestieri che se ne vanno, da tanto tempo, di crisi e disoccupazione, da tanto tempo; il ritorno ai vecchi mestieri, all'artigianato, potrebbe essere la nuova strada. Quelli come Marco resistono con dignità.
Paolo Apice
Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino