Un tumore le aveva devastato il volto compromettendole parzialmente la capacità di vedere. Un'equipe multidisciplinare formata da una dozzina di professionisti, tra medici e...
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Lo staff ha così asportato il tumore e rimosso la mascella riuscendo a conservare l'occhio, dopodiché ha proceduto alla ricostruzione del viso. Le strutture ossee dello scheletro facciale sono state ricomposte grazie al posizionamento di placche in titanio mentre il palato è stato ricostruito con un lembo di pelle prelevata dal braccio, quindi la cute del volto è stata modellata con un pezzo di pelle proveniente dal collo. La paziente, ancora ricoverata nell'Unità operativa Orl, è in ottime condizioni generali, anche sotto il profilo della ricostruzione del viso. L'intervento può dirsi perfettamente riuscito: domani la donna riprenderà a mangiare, quindi mercoledì verrà dimessa. A fine mese si sottoporrà a un ciclo di radioterapia.
«La signora soffriva di un carcinoma del seno mascellare con un'infiltrazione della pelle della guancia e dell'orbita - spiega il primario Riccardo Artico - Noi abbiamo tolto la mascella dopodiché l'abbiamo ricostruita con quello che tecnicamente si chiama lembo rivascolarizzato, in pratica una parte dell'avambraccio che comprende osso e pelle: il primo lo abbiamo usato per ricostruire la mascella, il secondo per rivestire l'interno della bocca. Abbiamo poi ricostruito la cute del viso ruotando un lembo cervicale. Si tratta - assicura il direttore di reparto - di un intervento molto complesso, che non si fa tutti i giorni o dappertutto. La neoplasia era molto deturpante, la signora ora sta bene, l'occhio siamo riusciti a salvaglierlo, ci vede e ha un aspetto decisamente migliore rispetto a prima dell'intervento».
Sono dieci anni che il dottor Artico e i suoi collaboratori si occupano a Cittadella di tumori della laringe, di cavo orale e massiccio facciale, compiendo interventi ricostruttivi utilizzando parti di avambracci, gambe, anche, scapole.
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Il Gazzettino