Mancano camionisti, Confartigianato paga la scuola guida

Mancano camionisti, Confartigianato paga la scuola guida
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L'INIZIATIVA
TREVISO A dicembre aveva lanciato l'allarme: camion fermi nei piazzali e aziende di autotrasporto costrette a rinunciare alle commesse per mancanza di autisti. Da allora, Confartigianato Marca Trevigiana si è attivata per cercare di risolvere il paradossale problema. I costi per le speciali patenti e le abilitazioni necessarie per guidare questi mezzi pesanti, in media, 2.500 euro, rappresentano un ostacolo per un giovane o per un disoccupato in cerca di riqualificazione? Ecco che l'associazione imprenditoriale ha raggiunto un'intesa con le realtà trevigiane aderenti all'Unasca - Unione nazionale autoscuole studi di consulenza automobilistica.

«COSTO ZERO»
«L'accordo - spiega Vendemiano Sartor, presidente provinciale di Confartigianato - rende subito operativa la rimborsabilità, a favore dei neo assunti del 50%, con un limite massimo di mille euro, delle spese sostenute in queste autoscuole per il conseguimento delle cosiddette patenti superiori' o della Carta di qualificazione del conducente. Considerando poi che, da aprile, entrerà in vigore l'ulteriore contributo di 1.500 euro, disposto dalla Legge di stabilità, per gli autisti under 35 assunti a tempo indeterminato, ecco che, più di qualcuno, potrebbe ottenere i titoli professionali di fatto a costo zero».
COLLABORAZIONE

Oltre ad iniziative di informazione e sensibilizzazione, il protocollo prevede anche che le autoscuole comunichino a Confartigianato i nomi di iscritti ai corsi, interessati a lavorare nel mondo dell'autotrasporto, affinché l'associazione ne favorisca l'inserimento nelle proprie imprese socie: «Con questo accordo - conferma Annalisa Ferrarini, segretario provinciale Unasca contribuiamo a ricostruire la filiera dell'autotrasporto nella Marca Trevigiana. Noi ci mettiamo le competenze, Confartigianato lo sbocco professionale. Iniziamo da Treviso e crediamo che si possa dare una scossa importante a questo settore nell'intera regione». Il bisogno di professionisti del volante si fa sempre più pressante: secondo le stime dell'organizzazione di categoria, le imprese nostrane sarebbe pronte ad assumerne subito trecento. E, complice un'età media abbastanza elevata, intorno ai 50 anni, nel giro di un quindicennio andranno in pensione circa 1.200 degli attuali conducenti di camion, a fronte di un centinaio di nuovi patentati all'anno». «Questa collaborazione afferma Danilo Vendrame, presidente degli autotrasportatori di Confartigianato Marca Trevigiana -, concorre anche a rilanciare il nostro mestiere, una professione che nel corso del tempo si è evoluta, garantendo di operare in condizioni di sicurezza e benessere alla guida. Una professione purtroppo non considerata dai più giovani, anche se assicura stipendi notevolmente superiori alla media».
Mattia Zanardo
Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino