Manager di successo amava le montagne della Valcellina

Manager di successo amava le montagne della Valcellina
IL RITRATTOERTO E CASSO Annamaria Nerosi era speciale, un vulcano di idee che in pochi anni ha saputo entrare nei cuori di tutta la comunità: la sua scomparsa ci lascia attoniti:...

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IL RITRATTO
ERTO E CASSO Annamaria Nerosi era speciale, un vulcano di idee che in pochi anni ha saputo entrare nei cuori di tutta la comunità: la sua scomparsa ci lascia attoniti: sono le parole del sindaco di Erto e Casso, Fernando Carrara, dopo aver appreso della disgrazia che ha colpito la sua concittadina, giunta in valle una manciata di anni fa, anche se era originaria del veneziano e per molti anni aveva vissuto nel padovano, dove è notissima per le sue produzioni di alta moda nel settore calzaturiero. Una donna in carriera in tanti settori. Stiamo parlando di una persona che aveva notevoli capacità manageriali - ha aggiunto il primo cittadino -: dopo aver acquisito l'immobile, ha effettuato dei lavori di straordinaria efficacia, anche da un punto di vista del recupero architettonico e, nel 2017, ha inaugurato il suo B&b La voce del tempo, che gestiva con una capacità fuori dal comune: sempre con il sorriso sulle labbra, era una professionista impeccabile e una mamma premurosa. L'amore per la montagna era anche una sorta di necessità - ha concluso il sindaco del comune dell'Alta Valcellina -: era solita cimentarsi in numerosi tracciati anche impegnativi, in modo tale da suggerire ai propri clienti i giusti percorsi da fare, con cognizione di causa anche rispetto all'impegno che richiedevano. Il successo della sua attività, in così pochi anni dall'apertura, e con in mezzo il lungo lockdown, testimoniano della sua capacità e della sua empatia.

Tra le tante proposte legate all'attività ricettiva c'era anche un percorso di controllo qualità che le ha permesso di ottenere il marchio del Parco naturale delle Dolomiti friulane, ente con il quale collaborava con reciproca soddisfazione, proprio per il trasporto e l'amore per la natura che la donna ha sempre evidenziato. Un particolare rende, se possibile, ancora più drammatica la tragedia: la vittima, poco prima di iniziare la discesa che si sarebbe rivelata fatale, ha postato una fotografia, assieme ai compagni di escursione Roberto Furlanetto, di Porcia, e Ilario Camatta, subito dopo aver conquistato la vetta. Un'immagine che parla più di mille parole: una donna sorridente e felice di aver raggiunto l'ennesimo traguardo nelle sue amate montagne. La comunità di Erto si è subito stretta attorno alla figlia sedicenne, che è stata avvisata del dramma che si era consumato dai Carabinieri, a loro volta allertati dai colleghi veneti e dal Soccorso alpino e speleologico. Ci lascia una persona splendida - le parole dei compaesani -: qui ci conosciamo tutti e non è facile per chi arriva da fuori riuscire a integrarsi, anche solo per la non conoscenza dell'ostico dialetto ertano: Annamaria rappresentava la classica eccezione, con il suo sorriso che conquistava tutti.

Lorenzo Padovan
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Il Gazzettino