Malattie rare, otto progetti finanziati con 1,6 milioni

Malattie rare, otto progetti finanziati con 1,6 milioni
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IL BANDO
PADOVA Selezionati i vincitori del bando di concorso 2019 promosso dalla Fondazione Telethon per la ricerca sulle malattie genetiche rare. In Veneto sono stati finanziati otto progetti di ricerca che hanno ottenuto fondi per un totale di oltre 1,6 milioni di euro. I gruppi che hanno ottenuto fondi, dopo un'attenta selezione della Commissione medico-scientifica composta da 30 scienziati internazionali, sono tutti padovani.

Sono quelli di Luca Scorrano, Francesco Argenton, Ildiko Szabo, Maria Pennuto e Paolo Bonaldo dell'Università di Padova, Massimo Zeviani dell'Istituto Veneto di Medicina Molecolare, Claudia Lodovichi e Diana Pendin del Consiglio nazionale delle ricerche di Padova. Dei sei progetti finanziati all'Università di Padova, tre si svolgeranno presso il Dipartimento di Biologia. Quello di Luca Scorrano riguarda l'atrofia ottica dominante, una malattia genetica che colpisce la retina e porta progressivamente alla cecità. Obiettivo dei ricercatori sarà approfondire le conoscenze sui meccanismi patogenetici e individuare potenziali terapie efficaci, grazie allo screening sul modello animale di molecole già approvate per l'uso clinico. Francesco Argenton coordinerà invece un progetto che vedrà anche la collaborazione dell'Università di Parma focalizzato sull'identificazione di nuovi farmaci per un particolare gruppo di malattie mitocondriali, quelle dovute a difetti nei geni Polg. Sempre sulle malattie mitocondriali, deficit del complesso III, è anche il progetto di Ildiko Szabo, che indagherà nel modello animale le potenzialità terapeutiche di un composto estratto dal batterio Pseudomonas aeruginosa.
Al Dipartimento di Scienze Biomediche si svolgerà inoltre il progetto di Maria Pennuto, incentrato sullo studio in modelli cellulari e murini di un approccio terapeutico volto a riparare la proteina mutata nella malattia di Kennedy. Anche il progetto di Paolo Bonaldo del Dipartimento di Medicina Molecolare è nell'ambito delle malattie neuromuscolari, in particolare quelle dovute al deficit di collagene VI (distrofia di Ullrich e miopatia di Bethlem). Presso l'Istituto Veneto di Medicina Molecolare (Vimm) di Padova, Massimo Zeviani studierà come applicare la terapia genica in alcune malattie mitocondriali, come per esempio il deficit del complesso I e del complesso IV.
Afferiscono all'Istituto Veneto di Medicina Molecolare altri tre vincitori del bando: Lodovichi, Pennuto e Scorrano, che del Vimm è anche l'attuale direttore scientifico. Gli altri due progetti finanziati in Veneto si svolgeranno invece presso il Cnr. In particolare, presso l'Istituto di Neuroscienze Diana Pendin lavorerà alla messa a punto di nuove strategie terapeutiche per la paraplegia spastica ereditaria, malattia neurologica caratterizzata da un'elevata eterogeneità genetica. Claudia Lodovichi dell'Istituto Nanoscienze sarà invece partner di un progetto coordinato da Giamichele Ratto del Cnr di Pisa sulle malattie dello spettro autistico, disturbi dello sviluppo neuronale che coinvolgono principalmente il linguaggio, la comunicazione e l'interazione sociale.

Nell'ambito del bando di concorso 2019 sono stati presentati 326 progetti, tutti sottoposti al vaglio della commissione della Fondazione che per la selezione si è avvalsa del metodo del peer review, ovvero revisione tra pari, lo stesso impiegato dalle riviste scientifiche internazionali per i lavori da pubblicare. Complessivamente sono 50 i gruppi di ricerca che hanno meritato un finanziamento, per un totale di oltre 11 milioni di euro destinati alla ricerca scientifica di eccellenza.
Elisa Fais
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Il Gazzettino