«Mais a Forte Pepe su terreno inquinato e per di più pubblico»

«Mais a Forte Pepe su terreno inquinato e per di più pubblico»
«Qualcuno ha seminato mais su terreno inquinato e per di più pubblico», denuncia il consigliere di Forza Italia della Municipalità di Favaro Giancarlo Giacomin (in foto). Al...

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«Qualcuno ha seminato mais su terreno inquinato e per di più pubblico», denuncia il consigliere di Forza Italia della Municipalità di Favaro Giancarlo Giacomin (in foto). Al presidente Ezio Ordigoni ha presentato un'interrogazione con la quale chiede lumi relativamente all'uso, definito improprio, che qualche gruppo di persone o singoli cittadini, non si sa bene chi, sta facendo di Forte Pepe.

L'ex struttura militare situata lungo la statale Triestina, in località Cà Noghera, un centinaio di metri prima del Montiron, da moltissimi anni dismessa dalla sua originaria funzione, è stata più volte al centro negli ultimi anni di progetti di pubblico interesse. Secondo quanto riferisce Giacomin, però, sembra che qualcuno, nel frattempo, stia utilizzando l'area che circonda ciò che resta dei vecchi edifici militari.
«Considerato che Forte Pepe appartiene al Comune di Venezia e che dalle informazioni che abbiamo risulta che nell'area siano stati effettuati dei carotaggi che hanno rivelato che il terreno è inquinato e necessita, quindi, di un intervento di bonifica - scrive il consigliere al presidente di Favaro - chiedo di conoscere, per il tramite dell'associazione "Gli amici della Poiana Cultura e Arte di Cà Noghera", chi ha il compito di monitorare il sito, chi ha autorizzato la semina del mais e se lo stesso, una volta raccolto, è stato utilizzato e per quale scopo».
Tra l'altro in quel terreno, per molto tempo, sono stati ammassati anche vecchi pneumatici di auto e camion, che hanno contribuito sicuramente ad inquinare il fondo.
Anche su questo Giacomin chiede informazioni, dal momento che la pila di pneumatici presente fino a qualche tempo fa è improvvisamente sparita: «Vorremmo sapere da chi è stata asportata e dove è finita la montagna di pneumatici dissotterrati dal terreno prima della semina del mais e parcheggiati, per diverso tempo, nelle vicinanze dei cancelli di uscita del Forte verso la statale Triestina».
Mauro De Lazzari


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Il Gazzettino