«Noi da qui non usciamo: siamo pronti anche a salire sui tetti. Se Manildo manderà la polizia in antisommossa risponderà a un bisogno sociale con una porcheria etica e morale....
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Negli ultimi giorni i ragazzi hanno alzato le barricate: tabelloni elettorali rivolti verso gli accessi dal parcheggio dell'Eden sostenuti da un ammasso di tavoli, scaffali e copertoni. Tutto materiale trovato all'interno dell'ex caserma, un tempo usata dal municipio come magazzino. L'eternit è ancora lì. Scoperto e sgretolato a due passi dal cancello che dà su via Monterumici e a pochi metri da case e scuole. Una ditta specializzata dovrebbe recuperarlo proprio oggi. «Se lo portano via -sottolinea Nicola Vendraminetto- è grazie a noi». Nel frattempo continuano i lavori di sistemazione della struttura. «Altro che a rischio crollo: l'ordinanza è stata fatta in modo preventivo contro le occupazioni -spiega Gaia Righetto- è stata scritta ad hoc, come quella dell'ex Filt Cgil. Abbiamo una perizia dell'ingegner Romeo Scarpa che dice che la caserma sarà anche da mettere a posto, ma non sta certo per crollare».
Sul fronte del mettere a posto, i ragazzi sono già avanti. La porzione di struttura occupata non sembra più quel rudere abbandonato nel degrado visto al momento dell'apertura dei cancelli. Il collettivo sta pulendo, tinteggiando e attrezzando diversi locali, dando vita a un'aula studio, una palestra, una sala per concerti e mostre e una ciclofficina. «Le porte sono aperte a tutti -conclude il collettivo- domani, in particolare, inviteremo la cittadinanza a vedere com'è la situazione e a lavorare assieme per sistemare al meglio. Invitiamo formalmente anche Manildo e Grigoletto. Davanti a un segnale positivo da parte del Comune saremo pronti a togliere immediatamente le barricate. Ma non usciamo da qua e non accetteremo i manganelli a capo chino». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino