Mafie a Eraclea, l'ex assessora Furlan: «Basta schiaffi al nostro paese»

Mafie a Eraclea, l'ex assessora Furlan: «Basta schiaffi al nostro paese»
ERACLEA«Basta schiaffi al nostro paese». Sono le parole dell'ex assessore Patrizia Furlan, che con una lettera aperta ha voluto lanciare un appello ad abbassare i toni sulle...

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ERACLEA
«Basta schiaffi al nostro paese». Sono le parole dell'ex assessore Patrizia Furlan, che con una lettera aperta ha voluto lanciare un appello ad abbassare i toni sulle vicende giudiziaria che hanno travolto il Comune. Continuano a far discutere le parole del procuratore di Venezia Bruno Cherchi, che intervenendo in diretta sulla pagina Facebook dell'onorevole Nicola Pellicani, nei giorni scorsi ha ricordato il caso Eraclea e la richiesta di scioglimento del Comune per mafia, che però non è stata accolta dal Governo. Una stilettata che ha portato nuovamente d'attualità l'ondata di arresti avvenuta il 19 febbraio 2019, con l'operazione «At Last» compiuta dalla Guardia di Finanza e dalla Polizia, con il coordinamento della Dda di Venezia a conclusione di vent'anni di indagini: 50 gli arrestati, compreso l'ex sindaco Mirco Mestre accusato di voti di scambio con la criminalità organizzata. Ma anche il boss Luciano Donadio. «Ogni volta che viene ricordata questa vicenda dice Patrizia Furlan, assessore nella passata amministrazione è un pugno nello stomaco. L'informazione, da espressione preziosa di democrazia e trasparenza, si è trasformata in una frusta che schiocca lanciando i dardi. Il silenzio non è omertà, è rispetto delle persone e di chi dovrà giudicare».

«A essere ribadita - dice Furlan - è la dignità dei cittadini, con una presa di distanza da quanto accaduto. La nostra comunità sono i volti di oltre 12.000 persone che hanno saputo far sacrifici, lavorare, far studiare i figli, ricordare e rispettare gli anziani. L'operosità di chi sa dare e donare esprimendosi nelle numerose forme di volontariato. La generosità testimoniata da una rete solidale che non si tira indietro nell'aiutare chi è nel bisogno».
Quindi il passaggio sulla fiducia nella giustizia e nelle istituzioni, rivendicando l'onestà dei residenti. «Siamo cittadini e non sudditi conclude l'ex assessore - e nonostante ci siano voluti oltre vent'anni per intervenire ed evitare la metastasi della disonestà e del malaffare, crediamo nella giustizia e nelle istituzioni. Pretendiamo e rivendichiamo il rispetto per noi, per le generazioni passate e per quelle future. Eraclea poggia le sue fondamenta sull'onestà e di questo paese ne andiamo fieri e orgogliosi».

Sulla stessa scia era arrivata la presa di posizione della capogruppo di opposizione Morena Causin, che scagliandosi contro la criminalità organizzata aveva anche difeso i concittadini. Nessun commento dall'ex sindaco Giorgio Talon, che però ha auspicato un segnale concreto dal Comune: «L'adesione ad Avviso Pubblico rilancia sarebbe un passo importante». (G.Bab.)
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Il Gazzettino