Macelleria, ordinata la sanificazione e proposta solo carne confezionata

Macelleria, ordinata la sanificazione e proposta solo carne confezionata
L'ISPEZIONEPORDENONE È stata ordinata una sanificazione straordinaria dei locali della macelleria halal di via Fratelli Bandiera. Ieri mattina il responsabile del Servizio igiene...

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L'ISPEZIONE
PORDENONE È stata ordinata una sanificazione straordinaria dei locali della macelleria halal di via Fratelli Bandiera. Ieri mattina il responsabile del Servizio igiene degli alimenti animale, Daniele Sisto, ha eseguito una nuova ispezione assieme all'assessore all'Ambiente, Stefania Boltin, e alla ditta Martin Ecologia e Servizi, contattata la vigilia di Ferragosto per risolvere l'emergenza ambientale creata dallo scarico di acqua derivante dal lavaggio delle carni nelle caditoie del palazzo e nei tombini della fognatura. Il gestore della macelleria, un immigrato che ha riaperto l'attività soltanto tre settimane fa, raccogliendo il testimone da due precedenti gestioni, per la sanificazione del negozio dovrà rivolgersi a una ditta specializzata, così ha disposto l'Azienda sanitaria. «L'intervento - ha specificato Sisto nella sua relazione - dovrà essere fatto alla presenza di un veterinario dell'Azienda sanitaria».

Il responsabile del Servizio igiene degli alimenti animali ha anche annunciato alla società che gestisce la macelleria che se l'attività (al momento sospesa) dovesse riprendere, potrà proporre alla sua clientela soltanto carne confezionata. «Questo - spiega Sisto - perchè ci siano resi conto che i locali sono troppo piccoli per poter gestire gli scarti del prodotto e il lavaggio degli strumenti: l'acqua, infatti, va nelle caditoie». Insomma, non ci sono i requisiti strutturali. Nelle bocche di lupo - proveniva un odore nauseabondo - sono stati trovati pezzetti di carne marcia, piccoli scarti di lavorazione e formazioni di grasso. La disinfezione ha richiesto due ore di lavoro.
Secondo l'Azienda sanitaria, che si è confrontata sia con l'assessore Boltin che con l'assessore al Commercio, Emanuele Loperfido, a monte c'è un problema di formazione. «I gestori della macelleria hanno dimostrato di non conoscere la normativa - spiega Sisto - Ho chiesto la Comune che venga organizzato un incontro per affrontare queste problematiche. Ribadisco la mia disponibilità a collaborare». La situazione di via Fratelli Bandiera, infatti, era molto grave. Mosche, sporcizia, larve e uova di mosche nelle lampade. A segnalare le criticità erano stati la mattina del 13 agosto i poliziotti della Questura. La Polizia locale aveva immediatamente attivato l'Azienda sanitaria, che al termine di un lungo sopralluogo aveva fatto portar via tutta la carne, chiesto che la macelleria fosse pulita a fondo e sospeso l'attività finchè non fossero state ripristinate le corrette condizioni igienico sanitarie.

Cristina Antonutti
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Il Gazzettino