(M.Sca.) «Rovigo è una città divisa, specie sul versante culturale: ognuno coltiva le proprie iniziative ed è difficile riuscire a fare squadra». Ad affermarlo ieri mattina...
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Donzelli parla anche del progetto di Rovigo capitale italiana della cultura 2020. «E' un'idea molto bella, che mi ha subito trovato d'accordo una volta appresa, però è difficile da portare avanti in una realtà come Rovigo, dove ognuno pensa di avere le proprie eccellenze. Mancano il dialogo e il confronto, che sono gli strumenti indispensabili per sedersi attorno ad un tavolo e discutere su un progetto così ambizioso. Non voglio certo essere ricordato per quello che potrebbe portare a Rovigo il milione di euro in caso di elezione a città della cultura, ma ogni giorno proseguo con lo studiare nuove idee e pianificare le aree di maggiore interesse che possono risultare utili alla causa». Per l'assessore la cultura ha un ruolo fondamentale. «A Rovigo oltre alla divisione c'è anche poca collaborazione e tanti si isolano - osserva - Non voglio certo portare avanti questo progetto per avere dei riconoscimenti, ma perchè credo che la cultura rivesta un ruolo molto importante a livello sociale. Per questo ho già iniziato a fare un percorso che porterà a scegliere quelle che sono le maggiori attrazioni che abbiamo in città. Ma c'è bisogno dell'aiuto di tutti, nessuno escluso».
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Il Gazzettino