(M.Sca.) «Rovigo è una città divisa, specie sul versante culturale:

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(M.Sca.) «Rovigo è una città divisa, specie sul versante culturale: ognuno coltiva le proprie iniziative ed è difficile riuscire a fare squadra». Ad affermarlo ieri mattina...

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(M.Sca.) «Rovigo è una città divisa, specie sul versante culturale: ognuno coltiva le proprie iniziative ed è difficile riuscire a fare squadra». Ad affermarlo ieri mattina l'assessore alla Cultura, Andrea Donzelli. «Il mio mandato è iniziato nel luglio 2015 ed è stato un pellegrinaggio duro e faticoso, perchè c'era l'abitudine di assegnare ad ogni manifestazione il patrocinio del Comune - spiega - Ho così iniziato una sorta di via crucis tesa a studiare bene ogni singola proposta per evitare che il patrocinio sia solo un simbolo su una locandina».

Donzelli parla anche del progetto di Rovigo capitale italiana della cultura 2020. «E' un'idea molto bella, che mi ha subito trovato d'accordo una volta appresa, però è difficile da portare avanti in una realtà come Rovigo, dove ognuno pensa di avere le proprie eccellenze. Mancano il dialogo e il confronto, che sono gli strumenti indispensabili per sedersi attorno ad un tavolo e discutere su un progetto così ambizioso. Non voglio certo essere ricordato per quello che potrebbe portare a Rovigo il milione di euro in caso di elezione a città della cultura, ma ogni giorno proseguo con lo studiare nuove idee e pianificare le aree di maggiore interesse che possono risultare utili alla causa». Per l'assessore la cultura ha un ruolo fondamentale. «A Rovigo oltre alla divisione c'è anche poca collaborazione e tanti si isolano - osserva - Non voglio certo portare avanti questo progetto per avere dei riconoscimenti, ma perchè credo che la cultura rivesta un ruolo molto importante a livello sociale. Per questo ho già iniziato a fare un percorso che porterà a scegliere quelle che sono le maggiori attrazioni che abbiamo in città. Ma c'è bisogno dell'aiuto di tutti, nessuno escluso».
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Il Gazzettino