(M.Fus.) «Dopo l'antitrust un'altra batosta dal Consiglio di Stato. Ora l'amministrazione

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(M.Fus.) «Dopo l'antitrust un'altra batosta dal Consiglio di Stato. Ora l'amministrazione deve dare spiegazioni». Davide Scano, consigliere comunale M5S ma anche avvocato, in...

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(M.Fus.) «Dopo l'antitrust un'altra batosta dal Consiglio di Stato. Ora l'amministrazione deve dare spiegazioni». Davide Scano, consigliere comunale M5S ma anche avvocato, in una mano ha la sentenza del 13 giugno contro il Comune di Venezia per l'affidamento «In house» ad Avm, nell'altra un'interrogazione in cui chiede all'assessore al bilancio Michele Zuin di giustificare i ritardi. «La sentenza - spiega Scano - ribadisce che l'amministrazione è inetta. Dal dicembre 2013 il Comune è a conoscenza dell'obbligo di mettere a gara il 10% dei servizi di trasporto pubblico, condizione necessaria per poter beneficiare della proroga degli affidamenti in essere fino a dicembre 2014 e per poi affidare in house il servizio ad Avm, cosa che infatti si è verificata e che è quindi da ritenersi invalida. Gli uffici comunali e l'ente di governo avevano già elencato le linee: si tratta di 23 milioni in concessione sui circa 200 milioni totali. E intanto vi è un'inattività che si protrae da oltre due anni ed è lesiva del mercato delle imprese e del lavoro». La gara infatti è bloccata da due anni, passando attraverso due sindaci e un commissario. «Brugnaro è arrivato e ha fermato tutto, nonostante una ditta, Ngi, abbia prima chiesto quando sarebbero state le gare e poi si è arrivati a far causa contro il silenzio del Comune. Ora quindi la sentenza ci obbliga a fare le gare entro il 13 luglio e per di più a pagare le spese di due gradi di giudizio, 9 mila euro». Il j'accuse di Scano si fa pesante nell'interrogazione: «Un'inerzia ingiustificabile, non è che il sindaco Brugnaro, ex presidente di Confindustria, abbia cambiato idea rispetto a tutela della concorrenza e trasparenza? La condotta tenuta finora ha favorito, oltre alla società del Comune, un operatore economico privato, Alilaguna, con cui lo stesso sindaco è in conflitto di interessi, è infatti uno sponsor della Reyer».

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Il Gazzettino