M5S: alle piccole imprese i 16,5 milioni risparmiati

M5S: alle piccole imprese i 16,5 milioni risparmiati
ROMA - Rush finale per il M5S in vista delle amministrative ma con qualche sorpresa. I cinquestelle presentano al Senato il Restitution Day, circa 16,5 milioni di euro raccolti...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
ROMA - Rush finale per il M5S in vista delle amministrative ma con qualche sorpresa. I cinquestelle presentano al Senato il Restitution Day, circa 16,5 milioni di euro raccolti grazie al taglio degli stipendi di deputati e senatori pentastellati e destinati ad un Fondo per il Microcredito che ha già finanziato 1800 piccole e medie imprese.

Ma due notizie rischiano di rovinare la festa cinquestelle: la possibilità che Beppe Grillo non sia presente alla chiusura della campagna elettorale il 3 giugno a Roma e il riacutizzarsi delle tensioni interne con Federico Pizzarotti, il sindaco di Parma sospeso per l'avviso di garanzia (ieri dal pm: «Tutto chiarito») in merito alle nomine per il Teatro Regio della città ducale. Una giornata caotica nel corso della quale Luigi De Magistris, «tenta» il movimento: «Abbiamo bisogno del sostegno e del pungolo critico di quel movimento a cui guardo con rispetto e con cui mi piacerebbe governare insieme per i prossimi anni», spiega il candidato sindaco di Napoli. Avances che, però, il M5S rifiuta: «Non stringiamo accordi elettorali né facciamo apparentamenti perché il nostro è un modo di far politica diverso». Grillo potrebbe non partecipare alla chiusura della campagna elettorale di Virginia Raggi a Roma. Nessuna «spiegazione politica» ma «motivi di carattere personale» starebbero costringendo il leader pentastellato a disertare l'appuntamento clou per le amministrative. La decisione non è definitiva ma le probabilità che sia a Roma il 3 giugno sono molto basse. In piazza del Popolo, invece, ci sarà il premio Nobel Dario Fo al quale si è aggiunto anche l'attore romano Giulio Santamaria. Le stesse fonti che danno in forse la presenza di Grillo rassicurano che, nel caso di ballottaggio, dato per scontato nel quartier generale cinquestelle, il comico genovese ci sarà. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino