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Fanna piange la scomparsa di un grande uomo e amministratore: è morto ieri, a 84 anni, Annunziato Crucitti, il grande sindaco della ricostruzione post terremoto, quando seppe ascoltare le istanze della popolazione mediandole con le richieste che giungevano dalle istituzioni provinciali, regionali e nazionali. Una persona perbene - le parole di Maria Grazia Girolami, che di Crucitti raccolse l'eredità di sindaco nei primi anni Novanta -: un uomo squisito che ha sempre messo grande passione al servizio del suo paese. Il tono pacato e sereno erano la sua cifra distintiva: è sempre riuscito a coniugare il raggiungimento degli obiettivi, grazie alla sua capacità di mediazione, con uno straordinario rigore morale. Sono stata davvero onorata di raccogliere il suo testimone alla guida del municipio, anche perché era stato proprio lui a indicare la mia persona per proseguire nel percorso che aveva tracciato. Un riconoscimento straordinario per chi, come me, ha sempre ammirato il suo modo di gestire la cosa pubblica. Ci siamo confrontati spesso, dandoci consigli reciproci. «Tutta Fanna gli deve riconoscenza - le ha fatto eco il sindaco Demis Bottecchia -: i risultati del suo lavoro straordinario dopo così tanto tempo sono ancora sotto gli occhi di tutti. Ha portato sulle proprie spalle il peso di uno dei periodi più difficili dal Dopoguerra. Siamo vicini alla famiglia cui indirizziamo il cordoglio dell'intera amministrazione comunale, sia di oggi, sia dell'ultimo mezzo secolo».
Crucitti fu eletto per la prima volta nel lontano 1971 e restò in carica alla guida del Comune ininterrottamente fino al 1990: il periodo più delicato fu quello del sisma del 1976, che segnò un'epoca e che lo vide protagonista prima delle dolorose fasi dei soccorsi e in seguito, per molti anni, dell'epopea della ricostruzione.
Lascia la moglie Maria e i figli Antonino (medico ad Azzano Decimo) e Alberto (dirigente dell'Inps, dopo essere anche stato a capo della Polizia locale di Maniago). Proprio nella città dei coltelli Annunziato Crucitti scrisse pagine altrettanto memorabili sotto il profilo professionale: terminò infatti la carriera a Poste Italiane come direttore dell'ufficio di Maniago (mansione che gli diede la medesima fama dei suoi incarichi politici), dove in tanti ancora lo ricordano per la sua gentilezza. I funerali saranno celebrati domani alle 15 nella chiesa parrocchiale di San Martino, a Fanna, dove oggi, alle 20, sarà recitato un rosario di suffragio.
L.P.
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Il Gazzettino