Loris ZanattaPiaccia o no, nasca o meno, il governo rosso-giallo non ha motivo di causare scandalo: nel nostro sistema parlamentare, non sarebbe meno legittimo di quello...
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Piaccia o no, nasca o meno, il governo rosso-giallo non ha motivo di causare scandalo: nel nostro sistema parlamentare, non sarebbe meno legittimo di quello giallo-verde. Fin qui, siamo ai fondamentali: meglio ricordarli, in mezzo a tanto analfabetismo costituzionale. Dopodiché, è vero che la politica italiana non è granché brava a farsi capire; figuriamoci a farsi amare. L'asse politico del nuovo governo sarebbe il Pd, il grande sconfitto delle ultime elezioni politiche, l'appestato che tutti prendevano di mira; un partito dai mille volti, ora riformista ora movimentista, ora papalino ora liberale, ora Zingaretti, ora Renzi, ora Calenda; un caleidoscopio, da cui aspettarsi tutto; ma anche il suo contrario. Sua spalla, mesta e spaurita, sgonfia e ferita, perciò imprevedibile e temibile, sarebbero gli ex vincitori: i Cinquestelle, coloro che più l'avevano deriso e bastonato: così va il mondo, così gira la ruota. Una spalla ingombrante, col suo grande esercito di parlamentari senza più bussola né bandiere, di cui tutti sappiamo che rimarrebbe una ben più sparuta brigata qualora si votasse. Fuori dai giochi, attonita alla finestra e debole in Parlamento ma col vento virtualmente in poppa nel Paese e nei sondaggi, rimarrebbe la Lega. Che però, con le mosse sbagliate di Salvini, si è messa in fuori gioco da sola.
Tutto ciò suona un po' bizzarro e molto complesso: (...)Segue a pagina 27
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Il Gazzettino