PORDENONE - (L.Z.) Sulla gestione dei richiedenti asilo, il sindacato di polizia sbaglia bersaglio. Replica così l'assessore alla Sicurezza Emanuele Loperfido replica all'attacco...
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«Spiace dover constatare - commenta Loperfido - come il rappresentante sindacale del valido personale della Polizia di Stato della Questura di Pordenone abbia completamente sbagliato bersaglio e raffazzonato di tutto un po' nel criticare l'amministrazione comunale sulla questione dormitorio. La gestione dei profughi e richiedenti asilo è di competenza del Governo e dei suoi organi territoriali. Il dirigente sindacale dovrebbe essere consapevole che a ogni funzione e competenza dovrebbero esservi conseguenti risorse finanziarie e uomini».
Sulla struttura di via Rotate, l'assessore nega che siano state le pressioni del Comune a determinare la scelta della Prefettura: «È stata una decisione figlia della collaborazione - obietta -, per la tutela della sicurezza in città, fra il prefetto Maria Rosaria Laganà e l'amministrazione comunale. Invece di occuparsi di improbabili questioni politiche locali - è la conclusione di Loperfido -, utilizzi le sue energie per chiedere più risorse, uomini e mezzi al Governo Gentiloni, in modo da tentare di colmare le endemiche lacune di organico da lui denunciate. Per quanto riguarda la competenza dell'amministrazione comunale e della Polizia municipale, è appena partito il servizio straordinario di controllo del territorio, grazie alle ulteriori risorse che la Giunta Ciriani ha stanziato, che prevede negli orari e nei luoghi più sensibili due pattuglie in più sul territorio: pattuglie che dovrebbero dedicarsi ai meri compiti della Polizia municipale, ma che ormai spesso intervengono anche per compiti più gravosi e impegnativi volti a garantire sicurezza e decoro in città. Per questo, noi sì abbiamo stanziato risorse».
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Il Gazzettino