Lodo Baldetti, caso chiuso Il sindaco: «Giorno storico»

Lodo Baldetti, caso chiuso Il sindaco: «Giorno storico»
LA CONTROVERSIAROVIGO «Il Comune di Rovigo è fuori da qualsiasi problema con la vicenda UnipolPolo Natatorio. È stato raggiunto un accordo che la prossima settimana l'avvocato...

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LA CONTROVERSIA
ROVIGO «Il Comune di Rovigo è fuori da qualsiasi problema con la vicenda UnipolPolo Natatorio. È stato raggiunto un accordo che la prossima settimana l'avvocato civico Ferruccio Lembo esplicherà con precisione». Il sindaco Massimo Bergamin annuncia la chiusura di un complesso, oscuro e ancora non del tutto chiaro capitolo che riguarda Palazzo Nodari. Dopo due anni e mezzo pare si sia arrivati ai titoli di coda di una vicenda che ha bloccato per anni investimenti e finanziamenti ad enti fondamentali della città, pregiudicandone lo sviluppo.

GIORNATA STORICA
«Grazie all'impegno e alla costanza siamo riusciti ad arrivare in fondo ad una situazione che questa giunta si è trovata sul proprio tavolo sin dal giorno del suo insediamento. Io non dormivo di notte pensandoci spiega il primo cittadino Avevamo dato l'incarico all'avvocato civico Ferruccio Lembo di interagire con le parti coinvolte, Veneto Nuoto srl e Unipol. Giovedì Veneto Nuoto ha ricevuto formale comunicazione da Unipol Banca attestante la volontà della banca della chiusura anticipata del rapporto finanziario in essere di qualsivoglia contenzioso in essere. Naturalmente questo libererà il Comune da qualsiasi responsabilità relativa alla convenzione capestro precedentemente attiva. Per Rovigo è una giornata storica».
POLO NATATORIO
Il polo natatorio di viale Porta Po, inaugurato nel 2006, venne realizzato con un progetto di finanza da un complesso di aziende (Reale Costruzioni, Guerrato attualmente in concordato preventivo, il Consorzio dei costruttori che è già fallito, la ditta Cles anch'essa fallita e Padova Nuoto) riunite sotto la compagine Veneto Nuoto, che per 25 anni avrebbe gestito la struttura in cambio della cessione da parte del Comune del vecchio stabile Baldetti in viale Porta Adige, su cui è stato recentemente edificato ed inaugurato un supermercato. Nella convenzione stipulata ne 2006, a cui fa riferimento Bergamin definendola capestro, però, era previsto che in caso di mancato pagamento di un certo numero di rate del mutuo da parte di Veneto Nuoto la banca potesse chiedere al Comune di pagare. Ora, quell'articolo 21 che prevedeva la surroga, ovvero la garanzia di pagamento di Palazzo Nodari, è venuto meno.
CONVENZIONE-CAPESTRO

Dopo due anni, il debito accumulato tra rate del mutuo non pagate e Lodo Baldetti era arrivato a 8 milioni di euro. Rimane ancora da capire con precisione, però, come verrà saldata la posizione di Unipol. A quanto pare l'Amministrazione Bergamin se la caverà con un versamento nelle casse di Veneto Nuoto di 2,3 milioni di euro oltre alla restituzione, in cambio, dell'area rimasta libera dopo la vendita ad Aspiag del terreno dove ora sorge l'Interspar. Il restante debito rimarrà in capo alla società che gestisce la struttura (sono circa 6 milioni di euro), che dovrà trovare le risorse necessarie dall'ingresso di un nuovo socio nella compagine. La trattativa con l'investitore è riservatissima, ma è quasi certo che entro la prima settimana di febbraio ne sarà reso noto il nome. Quei 2,3 milioni di euro saranno reperiti dal credito recuperato da Acquevenete, lasciando inalterata la spesa corrente, da dove arrivano i soldi per scuole e cultura. Ora la faccenda dovrà passare per il consiglio comunale, probabilmente in febbraio.
Alberto Lucchin
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Il Gazzettino