Lo stupore del vicesindaco di Martellago: «Ero tra i "suoi" giovani, aveva grande fede»

Lo stupore del vicesindaco di Martellago: «Ero tra i "suoi" giovani, aveva grande fede»
Anche nella vicina Maerne ha destato sconcerto, e ha aperto una riflessione sulla vita del sacerdote e le sue difficoltà, la sofferta scelta di don Flavio Gobbo di lasciare...

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Anche nella vicina Maerne ha destato sconcerto, e ha aperto una riflessione sulla vita del sacerdote e le sue difficoltà, la sofferta scelta di don Flavio Gobbo di lasciare improvvisamente (e definitivamente?) il suo incarico di parroco presso la parrocchia di San Vito e Modesto, a Spinea: ufficialmente, per una pausa e un periodo di riposo e di riflessione. Il 46enne sacerdote originario di Preganziol, infatti, ha prestato servizio per 3-4 anni come seminarista in parrocchia a Maerne, quand'era parroco don Giovanni Salvalaggio, rimanendovi fino al termine degli studi e fino alla sua ordinazione sacerdotale, avvenuta in cattedrale a Treviso il 25 maggio 1996: in pratica, gli anni cruciali della sua formazione.

In questa veste di "aiuto" dei sacerdoti dell'epoca, don Flavio ha lasciato un profondo e positivo ricordo in tutta la comunità, in particolare tra i ragazzi di allora, oggi quarantenni (o quasi). Il religioso per tanti giovani del paese, di cui era poco più che coetaneo, è stato un punto di riferimento, un buon fratello maggiore e un modello, animandoli in tanti campi scuola dell'Azione Cattolica o anche nei Grest, le attività estive parrocchiali, una felice esperienza introdotta in parrocchia e consolidata anche grazie a lui e alla sua passione per i ragazzi.
Tra quei giovani oggi cresciuti, molti dei quali hanno mantenuto anche negli anni i contatti con don Flavio, nonostante le strade diverse intraprese, vi è anche l'attuale vicesindaco, Marco Garbin, che interpreta lo stupore generale. «Confesso di essere rimasto molto sorpreso di fronte ad una scelta di questo genere - ammette - Tra le tante doti, don Flavio aveva una profonda vocazione, che ha saputo anche trasmetterci: di lui ho uno splendido ricordo come sacerdote. Si tratta comunque di dinamiche interiori e personali che vanno prese con il massimo rispetto».
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Il Gazzettino