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BELLUNO In perfetta media regionale, al di sotto di quella nazionale: è questa la fotografia dell'abbandono scolastico in provincia di Belluno. Lo conferma una ricerca di Openpolis sul fenomeno dei minori che lasciano la scuola prima della fine del ciclo delle superiori con la sola licenza media in mano che colloca le terre alte della nostra regione in linea con il resto del nordest.
FINE CORSA
Nel bellunese nel 2018 su 100 ragazzi di età compresa tra i 18 e i 24 anni 11 erano in possesso della sola licenza media. Esattamente il dato della media regionale i cui estremi sono il 5,2 in provincia di Venezia e il 15,3 di Verona. In mezzo il 9,7 di Treviso, il 9,8 di Padova, il 12,2 di Rovigo, il 10,9 di Vicenza. In Italia la media è del 15 per cento. Il fenomeno dell'abbandono scolastico precoce, dal punto di vista del sistema educativo equivale a un fallimento formativo: i ragazzi che lasciano gli studi senza aver completato il ciclo provengono spesso da contesti sociali difficili e da famiglie in difficoltà economica. Per un giovane, lasciare gli studi prima del tempo comporta maggiori difficoltà nel trovare un'occupazione stabile e aumenta le possibilità di ricadere nell'esclusione sociale.
L'OBIETTIVO
L'Unione europea ha fissato come obiettivo entro il 2020 che i giovani senza diploma o qualifica professionale siano meno del 10 per cento del totale. Per quanto riguarda la riqualificazione scolastica i dati della provincia di Belluno risalgono al censimento del 2011: allora venne redatta una percentuale dei residenti tra 15 e 24 anni con licenza media che non stavano frequentando alcun corso di studi e o di formazione professionale. Tolti gli 0 per cento di Zoppè e di Soverzene, i più zelanti nel recuperare il terreno perduto risultarono i ragazzi senza diploma superiore di Vallada Agordina: solo il 2,2 per cento risultava non frequentare alcun corso. Al contrario il dato più alto è quello di Vodo dove il 21,7 per cento dei ragazzi con licenza media non era interessato a migliorare il proprio livello scolastico. A Belluno il dato si attestò sul 5,7 per cento, sostanzialmente uguale a quello di Cortina (5,9), Auronzo (5,1) e Lamon (6). In doppia cifra (tripla se si conteggiano i decimali) invece Zoldo (12,3) Vigo (11,3), Tambre (18), Santo Stefano (13,4), Feltre (12,7), Alano (16,6) e Agordo (15,7).
G.L.
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Il Gazzettino