C'è anche un'altra ipotesi, sulla fantomatica terza colonna del Molo di San Marco. Nel Cinquecento, Francesco Sansovino (figlio di Jacopo) scrisse che durante il trasporto...
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Contrario a questa, come ad altre ipotesi, Franco Filippi editore e grande interprete della storia veneziana: «Le colonne in tutti i porti sono sempre due, perché non a Venezia? Inoltre le testimonianze riportate dal Sansovino, a distanza di secoli, non sono così attendibili. Parla di trasporto delle colonne a bordo di caracche, ma questo tipo di naviglio molto panzuto non possedeva una lunghezza sufficiente, aveva due alberi per le vele e un castello da poppa che accorciava lo spazio; pertanto un elevato peso avrebbe reso instabile la navigazione. Le colonne, a mio avviso, sono state caricate su zatteroni al traino ed innalzate non bagnando le corde, come di recente sostenuto, ma servendosi di normali carrucole. Confuterei anche l'affondamento nel Bacino di San Marco che, al tempo, era una semplice barena». Sulla pavimentazione di calle del Lovo: «È sicuramente più tarda conclude Filippi nel Duecento per Venezia transitavano ancora i cavalli».
Riccardo Petito
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Il Gazzettino