LO SCONFITTO ADRIA «Pensavamo di avere un un progetto valido per la città

LO SCONFITTO ADRIA «Pensavamo di avere un un progetto valido per la città
LO SCONFITTOADRIA «Pensavamo di avere un un progetto valido per la città che alla luce dei fatti, non si è rivelato tale o non è stato compreso. Adria ha scelto diversamente....

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LO SCONFITTO
ADRIA «Pensavamo di avere un un progetto valido per la città che alla luce dei fatti, non si è rivelato tale o non è stato compreso. Adria ha scelto diversamente. Faccio gli auguri a Omar Barbierato con il quale mi sono congratulato per primo. Mi sono già assunto le responsabilità di questa sconfitta. il progetto era mio».

Nonostante la clamorosa sconfitta, è sereno Lamberto Cavallari, a capo di una coalizione formata da quattro liste civiche: Cavallarisindaco 2.0, Bobosindaco, Ora cambia e Adria lista civica frazioni, con l'appoggio del Partito democratico. Cavallari alza bandiera bianca quando le lancette dell'orologio segnano le 23.30 e il suo antagonista viaggia con un distacco di circa mille voti destinati poi ad aumentare. «Ora mi prendo una pausa di riflessione e poi ci siederemo a tavolino per analizzare quello che non ha funzionato - commenta - valuteremo il da farsi».
STRANA COPPIA
Non accusa nessuno Cavallari, come è nel suo stile, anche se è chiaro che la città sembra aver chiuso le porte in faccia più che a lui, a quella che in certi ambienti politici è stata definita la strana coppia composta dai due ex sindaci Massimo Barbujani e Sandro Gino Spinello. I due, schierati su opposte sponde per nove anni, si erano poi ritrovati magicamente nel progetto di Cavallari. Il loro matrimonio, definito contro natura politica, è stato visto come il tentativo della vecchia politica di ritornare a occupare le stanze del potere.
La sconfitta di Cavallari segna un'epoca. Segna la fine di Barbujani che comunque siederà in consiglio tra i banchi di minoranza, ma soprattutto la sconfitta politica del Pd e di Spinello. Spinello è al suo quarto tentativo a vuoto dopo le debacle del 2009, 2011, 2016 e quella odierna con candidati sindaci lo stesso Spinello prima e poi Paolo Ruzza, Nicola Zambon, infine Cavallari. Il seggio dell'ospedale anche per questa tornata amministrativa non ha mentito: secondo previsioni, chi esce vincitore dalle urne del Santa Maria Regina degli Angeli deve poi arrendersi. Cavallari, infatti, si era imposto al nosocomio per 7-4.
DELUSIONE
«Eravamo sotto al primo turno e siamo stati asfaltati ora - conclude Cavallari - la città ha scelto così. Ne prendiamo atto e ci prepariamo a fare comunque un buon lavoro da adesso in poi, alla luce del consenso raccolto in queste settimane. Ci tengo a ringraziare non solo le persone che mi hanno affiancato fin dall'inizio di questa avventura, ma anche i tanti cittadini che si sono mobilitati in queste ultime due settimane di ballottaggio a sostegno della mia candidatura e del progetto che con la mia coalizione abbiamo presentato. Mi auguro che il neo eletto sindaco sappia raccogliere la sfida che lo aspetta e sappia ascoltare le esigenze di tutti i cittadini, non solo quelli che lo hanno votato, ma anche di quelli che hanno espresso le loro idee nei numerosi e proficui incontri cui ho partecipato in queste entusiasmanti settimane di campagna elettorale. Settimane in cui ho rafforzato il mio rapporto con la mia città. Sentiamo forte la responsabilità dei voti che i cittadini hanno espresso nei nostri confronti. Faccio dunque gli auguri a Barbierato e a tutta Adria».
AFFLUENZA FLOP

Da record negativo l'affluenza alle urne anche per questa tornata e pari al 48,83%. Si sono recati alle urne solo 8.328 votanti sui 17.058 aventi diritto (8.856 donne e 8.202 uomini). Due settimane fa risposero all'appello in 9.747 pari al 57,18% del totale contro il 68,25 delle Amministrative di due anni prima che vide vincitore per la terza volta Barbujani. Al primo turno Barbierato aveva ottenuto 3.194 voti contro i 2.590 di Cavallari.
Guido Fraccon
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Il Gazzettino