Lite in casa, uccide due donne

Lite in casa, uccide due donne
Ennesimo duplice omicidio a Pordenone, il terzo in soli sette mesi,...

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Ennesimo duplice omicidio a Pordenone, il terzo in soli sette mesi, con sei vittime in totale. L'ultimo delitto è stato commesso ieri sera, attorno alle 21.30, in viale Marconi. La mattanza - perchè di questo si tratterebbe, con sangue ovunque - si è consumata in un appartamento al primo piano del condominio al civico 19. Vittime due donne di origini cinesi, madre e figlia rispettivamente di 49 e 22 anni. A massacrarle, con un'arma da taglio - potrebbe essere stata usata un'accetta assieme forse ad un coltello - sarebbe stato un congiunto e socio in affari delle vittime. Un uomo, sempre di origini cinesi, Yongxin Wu, di 57 anni, è stato immediatamente fermato dalle forze dell'ordine. L'allarme è stato lanciato da un passante che ha notato due stranieri, dai tratti orientali, che urlavano a bordo strada. Si trattava di due uomini cinesi. Sul posto sono giunti due equipaggi della Squadra Volante ed altrettante vetture della locale Compagnia Carabinieri. Gli investigatori hanno separato i contendenti notando che uno di essi aveva le mani e i vestiti sporchi di sangue e anche dalla concitazione dell'altra persona - che si scoprirà poi essere il genero dell'assassino nonché figlio e fratello delle vittime - hanno capito che poteva essere accaduto qualcosa di grave. Sono, quindi, saliti al primo piano dello stabile e hanno rinvenuto le due donne prive di vita, in un lago di sangue: la madre, Shuie Yang, era stesa a terra in cucina, mentre la figlia, Haiyan Wang, era a terra nel corridioio, dopo essere appena uscita dalla doccia, entrambe colpite con fendenti al collo. Immediatamente i due cinesi sono stati fermati e portati in Questura per essere sottoposti ad interrogatorio da parte del capo della Squadra Mobile, il vice questore aggiunto Massimo Olivotto. A tarda ora gli inquirenti erano persuasi di aver risolto il caso: l'assassino sarebbe il consuocero della vittima più anziana, arrivato a Pordenone direttamente da Milano, con cui era anche in società nella gestione di un bar, il Commercio, della vicina piazza Risorgimento. E proprio questioni economiche sembra possano essere la causa del duplice omicidio. Sul posto hanno operato due equipaggi del 118 di Pordenone ed è giunto anche il medico legale Lucio Bomben che ha svolto i rilievi assieme alla Polizia Scientifica. L'indagine è coordinata dal sostituto procuratore Monica Carraturo che ha sentito i due stranieri. Attorno alle 23 è giunto il Procuratore Marco Martani che ha incontrato i propri collaboratori e autorizzato l'arresto del sospettato, trasferito nella notte in carcere. La città di Pordenone è in stato di choc: dal 17 marzo sono ben sei le persone uccise. La prima coppia ad essere trucidata fu quella dei fidanzati Trifone Ragone e Teresa Costanza. Poco meno di un mese dopo, il 15 aprile, un marocchino di 39 anni ha ucciso, all'interno della propria abitazione, la moglie e la figlioletta di soli sette anni, sgozzandole e poi consegnandosi alla Polizia. Ieri sera, l'ultimo delitto con vittime madre e figlia cinesi: una scia di sangue che non ha precedenti nella storia della città friulana.

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Il Gazzettino