Liste d'attesa, stretta sui direttori

Liste d'attesa, stretta sui direttori
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TRIESTE - «È vero, sulle liste d'attesa si può fare di più, ma intanto abbiamo reso del tutto trasparente la realtà, bella o brutta che sia. E d'ora in poi i monitoraggi sulle prestazioni si faranno ancora più stringenti, a cominciare dalle visite cardiologiche, da Tac e mammografie, dalle risonanze magnetiche e da alcune tipologie di ecografie. Ed è piena responsabilità delle direzioni aziendali se gli obiettivi vengono falliti».

Maria Sandra Telesca, assessore regionale alla Salute, sta apportando le ultime correzioni alle Linee di gestione della Sanità in Fvg per il 2016. E annuncia un rafforzamento della visione sanitaria della salute rispetto al rigore finanziario sulla spesa. «Non è un documento evangelico - premette l'assessore - ma uno strumento dinamico, che sostiene e prescrive il cambiamento del sistema dettato dalla legge di riforma». Resta però un fatto: «L'attuazione non è un mestiere della politica, ma un compito di chi esercita la gestione», in altre parole dei direttori generali delle Aziende sul territorio.
Cinquanta in più. La Finanziaria regionale 2016 destina 30 milioni in più alla spesa corrente delle Aziende sanitarie e 20 agli investimenti, in modo da rendere agevole e concreta fin da subito la pianificazione annuale, negli intenti regionali.
Farmaci innovativi e costosi. Su questo fronte, alquanto delicato perché riguarda malattie generalmente gravi, la Regione ha già stanziato con il "tesoretto" autunnale 25 milioni d euro per il 2015, tuttavia «con la manovra estiva ne saranno attribuiti altrettanti per il 2016», annuncia Telesca, condizionando tuttavia lo stanziamento «alla verifica effettiva dei fabbisogni, che sarà completata proprio nei mesi estivi». In ogni caso «stiamo definendo a livello nazionale la praticabilità di maxi-acquisti per abbattere i prezzi delle case farmaceutiche, tenendo presente che maggiore è il numero dei casi di somministrazione dei farmaci minore diventa il loro costo».
Obiettivi salute. La missione delineata dalla Regione è «una sempre più effettiva attenzione alle malattie croniche e a chi ne soffre», spiega Telesca prendendo ad esempio il diabete che presenta una percentuale molto elevata di pazienti in Fvg con relativa, gravosa spesa per il Servizio sanitario: «Dobbiamo mettere in campo ogni iniziativa affinché il malato cronico non diventi acuto», dettaglia l'assessore. «Più sanità e meno rigore finanziario», è la sintesi filosofica dell'operazione.
La lista degli esami. Anche il Fvg, com'è stato stabilito a livello nazionale, scriverà una lista di esami da sottoporre a monitoraggio per evitare fenomeni di inappropriatezza delle prescrizioni, ma nelle Linee di gestione 2016 si scriverà che ogni decisione vada condivisa, meglio ancora promossa dai medici, anche perché «senza di loro semplicemente non si fa sanità», constata Telesca.
Addio Area vasta. Quanto ai tempi per le prestazioni, resta ancora da riferire che la Regione non assicura più le prestazioni nei tempi stabiliti in almeno una struttura di Area vasta, bensì in almeno una struttura del territorio di ciascuna Azienda, responsabilizzando quindi ulteriormente le singole Direzioni aziendali. Tutto ciò, beninteso, fermo restando il diritto del cittadino di chiedere qualsiasi prestazione su tutto il territorio del Fvg, prescindendo dalla propria residenza.

Emergenza. Il 2016, Linee di gestione alla mano, sarà anche l'annata che vedrà partire il nuovo Piano dell'emergenza e la centrale unica del 118 a Palmanova. «Sono pronti i due milioni di euro - puntualizza l'assessore - stanziati per acquistare ambulanze e sostenere gli altri costi previsti, assunzioni di personale comprese».
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Il Gazzettino