Liste d'attesa: l'Usl dimezza i tempi

Liste d'attesa: l'Usl dimezza i tempi
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SANITÀ
BELLUNO Tempi di attesa contenuti per le visite, secondo in dati pubblicati, relativi al primo trimestre 2019. Il fenomeno delle liste d'attesa interessa, da sempre, gli utenti che gravitano attorno alle aziende sanitarie. Belluno non fa eccezione. Il diritto di accesso all'assistenza sanitaria spetta, infatti, a ciascun cittadino in forza dell'articolo 32 della Costituzione e trova concreta applicazione a livello nazionale, nelle sue diramazioni territoriali.

IL MONITORAGGIO
Per garantire tempi rapidi e certi per l'erogazione di ogni prestazione è stato istituito un puntuale sistema di monitoraggio e di analisi statistica. Permette agli organi amministrativi di appurare il contenimento del fenomeno, oltre che di porre i necessari rimedi ad eventuali ipotesi di criticità. In particolare la Regione Veneto si prefigge di mettere a disposizione di tutti gli utenti del Servizio Sanitario Regionale i dati di analisi in materia di tempi di attesa (https://salute.regione.veneto.it/). Si tratta di riscontri sottoposti ad aggiornamenti a cadenza mensile e che prendono in considerazione un periodo di tredici mesi allo scopo di valutare l'andamento e l'efficienza dell'offerta delle prestazioni sanitarie attraverso un raffronto con l'anno precedente.
I TEMPI D'ATTESA
Sono intesi come il periodo di tempo massimo che deve intercorrere a partire dalla data di prenotazione sino all'erogazione della prestazione. Sono predeterminati e scanditi sulla base di tre diverse classi di priorità: B (entro 10 giorni), D (entro 30 giorni) ed infine P (entro 90).
I DATI
Prendiamo a campione alcune prestazioni ed esaminiamo le liste d'attesa nel periodo compreso dal marzo 2018 al marzo del corrente anno. Colonscopia ed endoscopia. Se prendiamo il numero delle richieste entro i 10 giorni del mese di gennaio 2018, nel poliambulatorio ospedaliero di Belluno, queste erano 10, passate ad 8 l'anno successivo. Esaminiamo quelle, invece, entro 30 giorni di attesa. A marzo 2018 erano 10, un anno dopo 24. Per quanto riguarda l'attesa entro i 90 giorni, nel marzo 2018 le domande di prestazioni erano 70. Mammografia. Entro i 10 giorni di attesa a Belluno nel gennaio 2019 non c'erano richieste, l'anno successivo 6. Si registrano però, dopo 90 giorni di attesa, 138 richieste a novembre 2018, 205 nel febbraio 2019 e 268 nel marzo 2019. Eco(color)dopplergrafia cardiaca. I casi a Belluno più critici si sono registrati a giugno 2018, con 34 richieste entro i 10 giorni di attesa, che arrivano a 144 nel mese di settembre (con tempo di attesa entro i 30 giorni). Mentre, sempre per lo stesso mese sono 140 i casi erogati dopo i 90 giorni di attesa.
LE CRITICITÀ

I dati del primo trimestre 2019 sono buoni, ma rimangono delle criticità, probabilmente anche alla mancanza di specialisti. I casi più noti di prestazioni per cui l'Azienda non ha garantito il rispetto del tempo previsto dalla classe di priorità sono, per esempio, endocrinologia (con il 64% di aderenza lo scorso febbraio), oculistica (88% a gennaio), neurochirurgia (88% a gennaio).
Federica Fant
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Il Gazzettino