Ibc e Siamo Adria sposano l'idea di un unico parco come risposta all'inerzia della classe politica polesana. «Già 20 anni fa -...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
«Già 20 anni fa - spiegano i civici - il Veneto promuoveva, d'intesa con l' Emilia Romagna, l'istituzione di un Ente Parco Interregionale Delta del Po. Già allora, quindi, si puntava a una gestione unitaria del territorio con l'obiettivo di realizzare una efficace e omogenea politica di tutela dell'intero ecosistema del Delta. È sorprendente come oggi ci siano politici adriesi e polesani di centrodestra, lo stesso centrodestra che aveva votato la legge istitutiva del parco, che rifiutano il parco unico agitando lo spettro dell'estromissione dei Comuni dal governo del territorio, casualmente gli stessi che accettano da anni l'azzeramento di ogni forma di partecipazione nella gestione del parco da parte degli enti locali grazie al commissariamento imposto dalla Regione».
Per Ibc e Siamo Adria inoltre il centrodestra adriese ha sempre dimostrato disinteresse per il Parco del Delta: «È stato spesso assente nei momenti decisivi delle scelte importanti in cui si poteva e si doveva rivendicare per Adria un ruolo all'interno dell'ambito deltizio. Con quale credibilità quello stesso centrodestra può adesso ergersi a paladino? È proprio l'assenza di progettualità e di idee di questi anni che ci ha penalizzato. Unica eccezione: l'adesione al programma Mab Unesco. Il parco unico invece può essere l'unica prospettiva per la tutela e lo sviluppo del nostro territorio, stante l'inerzia della classe politica polesana».
Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino