Un «licenziamento in tronco», illecito poiché «appare evidente la finalità ritorsiva della decisione». Emilio Fede contro Rti, la società controllata dal gruppo Mediaset....
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Per Rti la situazione è chiara: «È stato reso noto che presso la Procura della repubblica di Milano è pendente un'inchiesta a carico di Fede per associazione a delinquere a scopo di diffamazione - si rilevava nella missiva - Tale circostanza, ad avviso del consiglio di amministrazione di Rti, rende impossibile la prosecuzione del rapporto di collaborazione coordinata e continuativa in essere». Il fascicolo nel quale Fede risulta indagato riguarda il presunto ricatto nei confronti dei vertici Mediaset per un falso fotomontaggio a luci rosse e, stando al ricorso, la rescissione del contratto sarebbe una ritorsione. Non solo: «l'illecito licenziamento» sarebbe fondato «sulla circostanza che è presente un'indagine di natura penale ai danni» di Fede, della quale il giornalista «sembrerebbe avere avuto notizia». Ma la «circostanza è invece assolutamente sconosciuta» all'ex direttore del Tg4. Per Fede, 83 anni compiuti il 4 novembre, la lettera di Rti è stato un brutto colpo, tant'è che nella cifra complessiva di risarcimento sono indicati 5 milioni di euro per danno morale, esistenziale e biologico. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino