La Procura ha chiesto la libertà vigila per l'81enne che ha accoltellato il farmacista. La richiesta, a cui la difesa dell'anziano non si è opposta, è arrivata al termine...
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Il farmacista Manlio Schiavinotto, originario di Treviso, ma che ora vive e lavora a Belluno, era andato a domicilio a misurare la pressione a P.M., che conosceva. Erano le 16 di venerdì pomeriggio: sono solo pochi metri quelli che separano la farmacia di Schiavinotto, che è in via Matteotti, dalla residenza dell'81enne P.M. La badante che assiste l'anziano era in pausa (come previsto dal contratto ha diritto a un riposo dalle 14 alle 16). Schiavinotto sale e si trova a tu per tu con l'anziano che, forse preso da un raptus, afferrato un coltello da cucina di 30 centimetri ha ferito il farmacista al torace sinistro. Poi resta in casa senza rendersi conto di quello che ha fatto.
L'allarme scatta quando la badante rientra e corre alla farmacia: la dipendente del farmacista si precipita nella casa di via Garibaldi. Trova Schiavinotto a terra in un lago di sangue e sotto choc: non riusciva a chiedere aiuto. Fortunatamente i successivi esami hanno escluso lesioni agli organi interni e dopo alcuni giorni in Rianimazione e 24 ore di prognosi riservata da ieri il farmacista è in un reparto non intensivo del San Martino. Nella sua farmacia si legge che la riapertura è prevista dopo il 25 aprile. Visto il decorso positivo delle condizioni di Schiavinotto, non è escluso che possa tornare presto dietro il bancone.
L'anziano invece potrebbe essere destinato a una struttura di cura di patologie degenerative come quella di cui è affetto. Se il gip deciderà per la libertà vigilata questa ipotesi potrebbe essere adatta per la sorveglianza il sostegno e l'assistenza.
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Il Gazzettino