IL DIBATTITOVENEZIA Schei, alla fine contano solo quelli. Nel tormentone dell'autonomia differenziata, mentre si avvicina il termine del 15 febbraio entro il quale il premier...
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VENEZIA Schei, alla fine contano solo quelli. Nel tormentone dell'autonomia differenziata, mentre si avvicina il termine del 15 febbraio entro il quale il premier Conte dovrebbe presentare una proposta di intesa a Veneto, Lombardia ed Emilia Romagna, ecco che dal Sud c'è chi esplicita le perplessità. «Il problema è decidere sulle risorse, sulle quote di investimenti da destinare al Sud e sulle risorse aggiuntive per recuperare il divario», ha detto il presidente della Campania, Vincenzo De Luca (Pd), commentando la lettera ai cittadini del Mezzogiorno del governatore del Veneto Luca Zaia. Schietto: «Se tutte le risorse vanno al Nord non c'è neanche possibilità di farla, la sfida».
E se nel M5s la senatrice Paola Nugnes ha contestato sia la lettera di Zaia che l'autonomia insistendo sul rischio di incostituzionalità, ecco che il ministro per il Sud Barbara Lezzi, sempre del M5s, a sorpresa spezza una lancia. «Oggi alcuni affermano che il divario tra Nord e Sud avrebbe un nuovo nemico: l'autonomia rafforzata. Allarmismi, notizie prive di fondamento oggettivo che alimentano la contrapposizione nel Paese e non favoriscono il dialogo sereno che alcune scelte pretendono», ha scritto Lezzi sul Blog delle Stelle. E ancora: «Il percorso dell'autonomia rafforzata, un diritto per i cittadini delle Regioni che la richiedono, ci sarà nel rispetto di tutti i principi costituzionali - compresi quelli in materia di coordinamento della finanza pubblica - che rappresentano un perimetro invalicabile».
Da Milano, intanto, il governatore della Lombardia Attilio Fontana avvisa: «Credo che il 15 febbraio sia il termine ultimo, oltre il quale non si può e non si deve andare. Ma non per una questione di dettagli, ma perché se accettiamo questa idea del rinvio e del riesame non ne usciremo mai. Per cui noi vogliamo una risposta concreta». (al.va.)
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Il Gazzettino