«Lenta». Punita con acqua bollente

«Lenta». Punita con acqua bollente
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Una pentola di acqua bollente rovesciata addosso alla figlia adolescente perché stava impiegando troppo tempo per cucinare quanto le era stato ordinato. Questo, fra l'altro, sarebbe solo uno dei tanti episodi che hanno portato ieri al rinvio a giudizio di un uomo di origine albanese, accusato di lesioni e maltrattamenti in famiglia. Insieme a lui è finita a processo anche la moglie, che deve rispondere solo dell'ipotesi di reato di maltrattamenti in concorso per le sue omissioni, perché secondo la ricostruzione dell'accusa non avrebbe impedito, né denunciato, il comportamento violento del marito nei confronti dei tre figli minorenni.

Un quadro familiare fatto di continue vessazioni, quello che è stato descritto dagli inquirenti nel corso dei delicatissimi accertamenti, scaturiti da una segnalazione dei servizi sociali, in seguito proprio all'episodio più grave. La ragazzina, infatti, portava sulla mano e sul polso i segni evidenti di una grave ustione. La sua reticenza nel fornire spiegazioni avrebbe creato ulteriori sospetti, tanto da far partire la comunicazione ufficiale che ha messo in moto le indagini. Quello che sarebbe poi emerso tratteggia un quadro, fatto di botte e intimidazioni ripetute. Gli inquirenti si sono subito messi al lavoro cercando di aprire uno spaccato su quello che accadeva all'interno di quella casa. E anche la ricostruzione del fatto che ha portato alla bruciatura della figlia, poco più che una bambina, ha fatto immediatamente emergere quale fosse l'atteggiamento del capo famiglia. Quel giorno era infatti venuto a trovarlo un cugino ed i due avrebbero ecceduto con l'alcol. Il padre, in modo brusco e perentorio, avrebbe poi ordinato alla figlia di cucinare per loro delle patate. La piccola si è messa al lavoro in cucina, ma dopo un pò, il padre, spazientito dall'attesa, avrebbe dato in escandescenze urlando che ci metteva troppo tempo e, nell'impeto di ira, le avrebbe rovesciato addosso la pentola all'interno della quale stavano cucinando le patate. L'acqua bollente, che fortunatamente ha raggiunto la figlia solo su dorso della mano e su parte dell'avambraccio, le ha provocato serie ustioni. Lesioni che, nonostante la gravità dell'accaduto, nessuno ha denunciato. Le azioni violente dell'uomo così come ricostruite dall'accusa, sarebbero state numerose e tali da far scattare, oltre alla denuncia per le lesioni, anche quella per i maltrattamenti in famiglia.

E anche la moglie, che non avrebbe impedito le vessazioni nei confronti dei figli da parte del compagno, è stata denunciata insieme a lui. Ieri il fascicolo è arrivato sulla scrivania del giudice per le indagini preliminari Pietro Mondaini che ha accolto la richiesta di rinvio a giudizio nei confronti dei due, per i quali si aprirà quindi il processo. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino