«Tu devi fare quello che dico io e non ti devi ribellare». E poi giù schiaffoni, di dritto e di rovescio, fino a mandarla all'ospedale. La vittima, dimessa dal pronto soccorso...
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Sono da poco passate le 10 di sabato mattina quando una donna, disperata, ha chiamato il 113 per chiedere l'aiuto dei poliziotti. Era la mamma della giovane moglie: «Venite che sennò l'ammazza» avrebbe urlato al telefono alla centrale operativa della questura.
A sirene spiegate è partita una Volante che ha raggiunto la casa dei due in zona Guizza. Qui i poliziotti hanno trovato la 25enne piena di lividi e con il volto paonazzo. La ragazza è stata portata in pronto soccorso, dove i medici le hanno diagnosticato un trauma facciale guaribile in poco più di una settimana. Quel che è bastato agli agenti per arrestate il marito violento, che già in passato aveva picchiato, offeso e usato violenza sulla coniuge. L'uomo non sopportava che la moglie facesse le cose di testa sua, non la faceva quasi più uscire di casa e la obbligava a soddisfare qualsiasi suo ordine e desiderio. La giovane, che negli anni gli ha dato anche due figli, spesso si frapponeva tra il bruto e i bambini, per evitare che anche loro venissero colpiti. I due minori, fortunatamente, durante questo ennesimo episodio di violenza domestica, non erano in casa e non hanno assistito al pestaggio della mamma. Reso folle e ingestibile dalla rabbia, anche perché la moglie aveva osato chiedere aiuto, mettendolo nei guai, il tunisino ha continuato con il suo comportamento violento anche con gli agenti e poi in camera di sicurezza. Il 28enne era così fuori di sé che ha iniziato a picchiare violentemente coi pugni e con la testa il vetro antisfondamento della cella, tanto da creparlo. Senza contare le minacce di morte lanciate all'indirizzo dei poliziotti: «Vi ammazzo tutti. Me la pagherete» ha continuato a urlare sia nella Volante, che poi in camera di sicurezza, Il tunisino è stato quindi arrestato sia per maltrattamenti in famiglia che per resistenza a pubblico ufficiale e questa mattina finirà davanti al giudice.
Lo straniero è da molti anni in Italia e fin dal suo arrivo ha avuto problemi con la giustizia. La sua posizione è regolare, visto il matrimonio con una donna italiana. Nel suo passato ci sono precedenti per lesioni, spaccio e detenzione di droga. Nel dicembre di due anni fa speronò un'auto guidata da un operatore delle forze dell'ordine.
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Il Gazzettino