«Lego contraffatti», i finanzieri sequestrano migliaia di pupazzetti

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L'INDAGINE UDINE Erano esposti fianco a fianco sullo stesso scaffale di...

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L'INDAGINE

UDINE Erano esposti fianco a fianco sullo stesso scaffale di una nota catena commerciale. Da un lato la confezione dei Lego. Dall'altro la scatola di un gioco di costruzioni prodotto in Cina ma in tutto e per tutto fedele imitazione degli originali, compresa la confezione di cui erano imitate anche le illustrazioni esterne. Le due confezioni, diverse solo nel prezzo esposto alla vendita e nella marca del produttore, ma così simili da poter indurre in errore il consumatore finale, sono state notate esposte in un negozio della provincia di Udine dai militari del Nucleo di Polizia tributaria della Guardia di finanza udinese. E hanno dato il via a un'indagine che ieri ha portato le Fiamme gialle a sequestrare migliaia di pezzi di finti Lego in tutti i punti vendita della catena commerciale nel centro-nord Italia. L'operazione, disposta dal pm Elena Torresin, ha visto impiegati i militari di 25 Comandi provinciali che hanno eseguito 76 perquisizioni nei negozi di Friuli Venezia Giulia, Veneto, Lombardia, Piemonte, Emilia Romagna e Liguria, finalizzate a togliere dal mercato migliaia di giocattoli contraffatti. L'attività ha portato a perquisire anche le unità locali della società fornitrice, con sede in Lombardia. Secondo quanto ricostruito dalle Fiamme gialle friulane la società importatrice ha acquistato dalla Cina e poi ceduto al noto distributore - costruzioni fedelmente riproducenti quelle del più noto marchio danese, contraffacendone i pupazzetti, uguali agli originali anche nelle espressioni facciali. La contraffazione del proprio disegno con il marchio registrato è già stata certificata dalla Lego che ha collaborato in stretta sinergia durante le indagini. Il reato ipotizzato allo stato è quello di vendita di materiale con marchio contraffatto e ricettazione. Due, al momento, le persone iscritte nel registro degli indagati. «Abbiamo disposto con urgenza le perquisizioni per evitare la circolazione dei prodotti. Poi sarà da valutare la competenza territoriale», ha chiarito il procuratore capo di Udine Antonio De Nicolo. «Considerato che spesso dietro ai piccoli prezzi si nascondono grandi inganni, monitoriamo attentamente, nel corso di tutte le nostre attività d'istituto, il mercato dei beni di maggior consumo, specie quelli destinati ai consumatori di minore età, per rilevare l'eventuale immissione in commercio di prodotti contraffatti o non a norma con le più basilari regole di sicurezza ha spiegato il comandante del Nucleo, Davide Cardia -. La contraffazione è sempre più frequentemente la porta d'accesso per la scoperta di reati ben più gravi nel comparto economico finanziario».

E.V.
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Il Gazzettino