Legambiente: «Il progetto non riqualificherà il Prato»

Legambiente: «Il progetto non riqualificherà il Prato»
Il via libera da parte dell'amministrazione Bitonci al recupero di piazza Rabin non convince Legambiente. Sono infatti pesanti le perplessità dell'associazione ambientalista sul...

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Il via libera da parte dell'amministrazione Bitonci al recupero di piazza Rabin non convince Legambiente. Sono infatti pesanti le perplessità dell'associazione ambientalista sul nuovo progetto in project-financing per il "restauro" del frontone dell'ex Foro Boario e per il parcheggio per 490 auto in piazza Rabin.

«Come dicevamo già nel 2010 e nel 2011 - spiega il portavoce di Legambiente Lucio Passi - è una soluzione che toglie ogni speranza alla reale riqualificazione di Prato della Valle. Il mantenimento del parcheggio rappresenta un vero vulnus per l'area monumentale che sarà condannata al traffico di attraversamento per tutta la durata della concessione. Renderà impossibile la ricucitura dell'ex Foro Boario con il complesso di Santa Giustina, segregando ancor più la Basilica rispetto al Prà, e non sarà più possibile stombinare il canale Alicorno».

Tutte le opzioni citate da Passi erano contemplate dal cosiddetto "progetto Crotti", realizzato nell'ormai lontano 2005 quando a guidare la città era ancora il sindaco Flavio Zanonato. Progetto che contemplava addirittura la realizzazione di un ostello della gioventù in piazza Rabin e, sopratutto, la costruzione di un autosilo che avrebbe dovuto essere l'opera principale attorno a cui far ruotare l'intero progetto. Dopo alcuni anni di discussioni, però, complici gli alti costi di realizzazione, l'intervento è stato definitivamente archiviato. «Per quanto riguarda il Frontone del Foro Boario - dice ancora l'esponente ambientalista - non capiamo come gli spazi commerciali, previsti nello stesso, possano convivere con il vincolo diretto posto dalla Sovrintendenza ai beni architettonici per la tutela del monumento. Insomma, ancora una volta - conclude Legambiente - siamo in presenza di opere che servono soltanto a chi le costruisce e non alla comunità». Il punto di vista di Legambiente si inserisce nella linea dell'associazione che, da sempre, insiste sulla necessità di diminuire in maniera drastica il traffico da attraversamento in città, il tutto a favore del trasporto pubblico. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino