Lega in piazza massimo in 60 per contestare il governo

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LA MANIFESTAZIONE TREVISO Una protesta sì, ma contingentata. Martedì...

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LA MANIFESTAZIONE

TREVISO Una protesta sì, ma contingentata. Martedì la Lega scenderà in piazza contro il governo Conte in tutti i capoluoghi di provincia italiani. A Treviso l'appuntamento è per le 10,30 in piazza dei Signori. Una protesta di respiro nazionale che segna il ritorno in campo del Carroccio come forza di opposizione dopo la fase acuta della pandemia. Ma dovrà fare i conti con le limitazioni imposte dalle norme anti-contagio. Non ci sarà più l'obbligo della mascherina all'aperto, ma il distanziamento sociale rimane. E anche la protesta deve tenerne conto. Alla manifestazione quindi non potranno partecipare più di 60 persone: piazza dei Signori, se si rispettano le distanze di sicurezza, di più non ne tiene. Nella sede del K3 hanno quindi organizzato tutto tenendo conto delle disposizioni. A Treviso Ci sarà la gente, ci sarà una grande bandiera italiana e, forse, qualche brevissimo intervento. In piazza sono stati chiamati tutti i parlamentari leghisti, i consiglieri regionali, una delegazione di sindaci (a oggi ne sono previsti due: uno in rappresentanza dei piccoli comuni e il sindaco del capoluogo Mario Conte) e il presidente della Provincia Stefano Marcon. Accanto a loro anche i rappresentanti delle circoscrizioni, a quanto pare due per territorio. In altre parti d'Italia ci saranno anche rappresentanti di Forza Italia e Fratelli d'Italia. A Treviso, al momento, la protesta si riduce alla sola Lega. In ogni caso le presenza non dovranno superare le sessanta persone. Ovviamente se qualcuno vorrà unirsi, nessuno lo manderà via ma ci saranno le forze dell'ordine a controllare. L'obiettivo è dare voce al malcontento di chi, a distanza di tre mesi, non ha ancora ricevuto la cassa integrazione; delle piccole attività commerciali in ginocchio e bisognose di ulteriori aiuti oltre a quelli garantiti dagli enti locali, dei professionisti che non riescono a tornare a lavorare. E non solo: la Lega riprende anche la rabbia dei sindaci che chiedono più aiuti da parte del Governo.

P. Cal.
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Il Gazzettino