Lega, Falconi nega la candidatura: «È una stupidaggine, lo escludo»

Lega, Falconi nega la candidatura: «È una stupidaggine, lo escludo»
IN CASA LEGAROVIGO «Io candidato alla Camera? Sono sciocchezze». Non usa giri di parole Stefano Falconi, interpellato sulla possibilità di un suo inserimento nella lista dei...

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IN CASA LEGA
ROVIGO «Io candidato alla Camera? Sono sciocchezze». Non usa giri di parole Stefano Falconi, interpellato sulla possibilità di un suo inserimento nella lista dei candidati per le elezioni politiche del 4 marzo. «Se lo fossi lo direi. Domani (oggi per chi legge, ndr) potrebbe sapersi qualcosa di più: io rimango solo a disposizione del partito», aggiunge l'assessore alle Partecipate del Comune di Rovigo, nonché segretario provinciale della Lega.

ALA MODERATA
Stefano Falconi ha un lungo passato politico. Rosolinese, 58 anni, aveva già ricoperto altri incarichi: consigliere e assessore all'Urbanistica a Rosolina, consigliere provinciale e componente della commissione agricoltura e pesca in Regione Veneto. È un iscritto della prima ora al partito del segretario Matteo Salvini e ne ha sempre giurato fedeltà, anche quando nel 2015 ci fu una bufera politica che portò anche alle dimissioni di Massimo Bergamin, diventato successivamente sindaco rodigino. Falconi è da sempre considerato uno dei membri dell'ala più moderata del partito, la parte più dedita al dialogo con le altre forze politiche. Per questo motivo è da credere che possa essere davvero, in realtà, tra i nomi caldissimi di questi giorni.
TERMINE DI SCADENZA

Entro lunedì 29 gennaio, infatti, devono essere depositate le liste definitive a Roma e poi si entrerà nel vivo della campagna elettorale. E' difficile credere che non ci sia posto per Falconi, ma l'attuale caos che regna nel centrodestra potrebbe produrre qualsiasi risultato nei prossimi sette giorni. Con l'alleanza Lega-Forza Italia-Fratelli d'Italia e la cosiddetta quarta gamba non è ancora chiaro quali saranno i nomi che compariranno sulla scheda elettorale. Se a sinistra qualcosa di più chiaro si intravede, nel centrodestra attualmente non è chiaro di quale partito saranno i due nomi per l'uninominale di Camera e Senato. Considerando gli equilibri politici a cui è sottoposta l'alleanza, i segretari provinciali e regionali dei partiti sono alacremente al lavoro da giorni in riunioni segretissime. Si vocifera che il commissario provinciale di Forza Italia, Piergiorgio Cortellazzo, abbia trovato posto in lista nella sua terra madre, la provincia di Padova. Per quanto riguarda Rovigo, inoltre, devono essere trovati due posti per due nomi forti che Palazzo Madama lo conoscono bene: la senatrice Emanuela Munerato, della lista Noi con l'Italia di Flavio Tosi, e il senatore Bartolomeo Amidei, passato in estate dal partito di Silvio Berlusconi a Fratelli d'Italia. Entrambi hanno una storia che per un motivo o l'altro mal si sposa con i tre partiti forti della coalizione. Per questi motivi, Falconi potrebbe essere l'uomo della conciliazione che tutti approverebbero. Munerato e Amidei potrebbero trovare una collocazione territoriale fuori da Rovigo, sicuri dell'esperienza e dei voti che sono in grado di portare con sè.
Alberto Lucchin
Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino