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PADOVA «Noi siamo usciti da un periodo in cui la tecnologia era una nemica dell'ambiente perché venivamo da un mondo industriale consumista, oggi le nuove tecnologie digitali sono il miglior alleato per dare una mano all'ambiente a sopravvivere e prosperare». Così Luciano Floridi, professore di Filosofia ed Etica delle informazioni e direttore del Digital Ethics Lab dell'università di Oxford, protagonista ieri pomeriggio nell'auditorium dell'Orto Botanico della Lectio Magistralis Intelligenza artificiale socially good: principi, opportunità e rischi. Appuntamento che si inserisce all'interno del ciclo di convegni Present Future ideato dal professor Riccardo Borsari per indagare nel rapporto tra diritto e innovazione nell'era digitale. «Nel mondo digitale dobbiamo ancora fare qualche passo in più. Serve un codice etico ha aggiunto Floridi - Le tecnologie digitali possono essere usate poco o male, ma nel complesso ci rendono la vita migliore, ci permettono di fare più cose in meno tempo. Tutto questo va mano nella mano con la crisi ambientalista e con quella socio-economica della disuguaglianza. Se c'è un modo per risollevare lo stato attuale dell'ambientalismo è avere più tecnologia, non meno».
N.M.
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Il Gazzettino