Le tante piste che il capoluogo attende per collegare le frazioni

Le tante piste che il capoluogo attende per collegare le frazioni
LA RETE CITTADINAROVIGO Visto il periodo a cavallo tra primavera ed estate, si potrebbe pensare di dare una valutazione alle vie ciclabili del territorio rodigino, ma si...

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LA RETE CITTADINA
ROVIGO Visto il periodo a cavallo tra primavera ed estate, si potrebbe pensare di dare una valutazione alle vie ciclabili del territorio rodigino, ma si avvicinerebbe a una sonora bocciatura e quindi è meglio attendere di vedere gli eventuali sviluppi estivi, per vedere se sarà in grado di migliorare il proprio rendimento.

I PROBLEMI
Gli Amici della Bicicletta di Rovigo più volte hanno evidenziato come la città delle rose non sia adeguatamente servita da percorsi riservati alle due ruote e le proprie manifestazioni hanno più volte rimarcato il concetto: le piste ciclabili aiutano la città. Rovigo ha un difetto caratteristico delle città italiane: le strade sono molto strette. L'assessore alla mobilità Luigi Paulon aveva evidenziato in passato questa situazione e per risolvere il problema della sicurezza dei ciclisti, aveva pensato di introdurre percorsi ciclabili lungo le strade chiuse al traffico. In questo modo si potrebbero raggiungere in sicurezza le vere e proprie piste ciclabili attualmente presenti (viale Trieste, via Oroboni, via Porta Adige, eccetera).
LA SITUAZIONE
Con la prossima apertura del cantiere per la Concadirame-Granzette, si riapre anche la discussione sui percorsi ciclabili verso le frazioni. Attualmente solo Boara, Sant'Apollinare e Roverdicrè sono facilmente raggiungibili in bicicletta. Ad attendere da anni e anni (e da innumervoli amministrazioni comunali) una pista promiscua, per bici e pedoni, ci sono Grignano, Sarzano (anche se pare in dirittura d'arrivo da circa un anno), Buso, Mardimago, Fenil del Turco e Grompo. Per la prima l'assessore alle opere pubbliche aveva parlato di un progetto finanziato dalla Fondazione Cariparo, dove il Comune sarebbe solo in attesa di sapere se è stato approvato il progetto esecutivo presentato nel dicembre dello scorso anno.
Per quella di Sarzano, dopo infinite trafile burocratiche, dovrebbe essere attivo da tempo il cantiere, ma un inghippo elettrico pare abbia bloccato le ruspe: un cavo ha imposto l'intervento dell'Enel ancora nelle scorse settimane e quindi va risolto questo problema. La Rovigo-Sarzano ha un enorme valore sociale per i ciclisti e i residenti della frazione, perché faciliterebbe il collegamento ciclabile con la cittadella sanitaria e l'ospedale, e avvierebbe un collegamento riservato agli utenti più deboli della strada per i residenti di Sarzano e Mardimago.
GRANDI PROGRAMMI

In un'ottica molto più ampia dei soli residenti rodigini, dovrebbero essere in arrivo anche le ciclabili ad alta frequentazione turistica della Destra Adige e della VenTo. La prima fa parte di progetto europeo per costeggiare il fiume, dalla sorgente alla sua foce, la seconda è un progetto italiano del Politecnico di Torino per costeggiare il Po da Venezia a Torino. In entrambi i casi, Rovigo e il Polesine hanno un ruolo fondamentale per questi percorsi, vedendosi attraversato per quasi tutto il suo territorio da entrambi i fiumi.
A.Luc.
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Il Gazzettino