Le relazioni internazionali sul filo del rasoio tra Italia ed Egitto terranno lontani

Le relazioni internazionali sul filo del rasoio tra Italia ed Egitto terranno lontani
Le relazioni internazionali sul filo del rasoio tra Italia ed Egitto terranno lontani i giovani egiziani dal progetto di scambio interculturale Curiosi del Territorio. Una misura...

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Le relazioni internazionali sul filo del rasoio tra Italia ed Egitto terranno lontani i giovani egiziani dal progetto di scambio interculturale Curiosi del Territorio. Una misura di sicurezza presa dagli organizzatori del progetto, l'Istituto regionale Studi Europei (Irse), dopo l'assassinio di Giulio Regeni come forma di tutela contro l'insorgere di eventuali controversie tra i due Paesi, ma anche per gli stessi giovani egiziani, anche loro vittime di censura e controllo governativo. Per questa ragione, a differenza degli anni scorsi, in questa edizione dello stage internazionale che dal 4 al 25 settembre porterà a Pordenone 24 ragazzi, non ci sarà nessun egiziano.

«Abbiamo escluso l'Egitto a malincuore - ha spiegato ieri durante la presentazione Laura Zuzzi presidente dell'Irse - così come dopo la morte di Giulio abbiamo evitato di chiedere opinioni o anche solo di contattare i sei ragazzi che in questi anni hanno partecipato al progetto. Si trattava di giovani laureati, per lo più guide turistiche per italiani, che oggi con il drastico calo turistico si ritrovano senza lavoro».
Ma anche un atto di rispetto verso Giulio Regeni, che in passato ha più volte vinto il concorso "Europa e i giovani" promosso proprio dall'Irse. Nel fine settimana arriveranno 24 ragazzi tra i 22 e i 25 anni che nelle prossime settimane parteciperanno a un fitto programma di attività nell'ambito della trentesima edizione dello stage internazionale per operatori turistico culturali e scambi commerciali, un progetto che dalla sua origine ha portato in città oltre 800 ragazzi e che negli anni ha attraversato la storia europea, dalle difficoltà passate nell'ottenere i visti russi, alla attuale difficoltà con paesi come Serbia ed Egitto.
I "curiosi" provengono da Armenia, Bielorussia, Finlandia, Germania, Montenegro, Danimarca, Polonia, Russia, Romania, Repubblica Ceca, Serbia, Ungheria, Slovacchia e Ucraina: tutti parlano l'italiano (oltre ad altre due lingue) e per tre settimane scopriranno il territorio provinciale e regionale divenendone ambasciatori ma anche portando una boccata d'internazionalità.
Non solo prendendo contatti con aziende (con stage di tre mattinate) ma anche visitando il territorio, dal capoluogo nel pieno dei festival Pordenonelegge e Arlecchino errante, a Sesto al Reghena con un approfondimento sul festival musicale Sexto 'Nplugged Festival, fino a Valvasone, le Dolomiti Friulane, Spilimbergo, il sito palafitticolo del Palù, il polo di start up Area Science Park di Trieste.

«Vanno sostenute iniziative che danno prospettive di crescita per i giovani» ha commentato ieri l'assessore Pietro Tropeano durante la presentazione in Comune cui hanno partecipato membri dell'Irse, Massimo Ritella di FriulAdria (uno degli sponsor con Regione e Fondazione Crup), Paolo Candotti direttore di Unindustria.
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Il Gazzettino