Le rassicurazioni non bastano, piazza di nuovo piena contro la dad

Le rassicurazioni non bastano, piazza di nuovo piena contro la dad
Nonostante il governo abbia promesso che nel prossimo consiglio dei ministri prevederà una norma per riaprire le scuole fino alla prima media, anche in zona rossa, ieri mattina...

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Nonostante il governo abbia promesso che nel prossimo consiglio dei ministri prevederà una norma per riaprire le scuole fino alla prima media, anche in zona rossa, ieri mattina la piazza di Belluno si è riempita di nuovo. Genitori e bambini uniti a protestare contro la didattica a distanza. Una misura che scontenta sia i primi, costretti a districarsi tra lavoro e insegnamento ai figli, e i secondi: allontanati dai loro amici, privati della socialità e relegati a imparare dallo schermo del computer.

Soltanto 24 ore prima la provincia si era colorata con due proteste, una sempre in città, e l'altra a Val di Zoldo dove qualche genitore aveva chiesto anche maggiori poteri per i primi cittadini. Venerdì pomeriggio poi è arrivato l'annuncio del presidente del consiglio draghi che ha spiegato l'orientamento del governo sul punto. Una misura che ha raccolto anche il favore del presidente della regione del Veneto, Luca Zaia. Il presidente della regione ha suggerito di valutare la strada dei tamponi non invasivi per tracciare i contagi e mettere al sicuro i più piccoli e le loro famiglie. «Penso che le scuole debbano essere riaperte ha spiegato Zaia Siamo nelle condizioni di farlo: possiamo introdurre tamponi fai da te, o altre attività di tutoraggio. Così possiamo sorvegliare, potrebbe essere uno screening settimanale. Le armi ci sono».
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Il Gazzettino