LE RAEZIONI TREVISO L'H-Campus, secondo le stime, genererà un indotto di

LE RAEZIONI TREVISO L'H-Campus, secondo le stime, genererà un indotto di
LE RAEZIONI TREVISO L'H-Campus, secondo le stime, genererà un indotto di 8,7 milioni di euro. Ma i promotori guardano soprattutto alle ricadute immateriali, allo sviluppo dei...

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LE RAEZIONI
TREVISO L'H-Campus, secondo le stime, genererà un indotto di 8,7 milioni di euro. Ma i promotori guardano soprattutto alle ricadute immateriali, allo sviluppo dei nuovi talenti, magari anche da attrarre dall'estero. Qualcuno potrebbe essere tra i ragazzini delle H-School che tagliano il nastro insieme al presidente della Regione Luca Zaia. «Inauguriamo una prima assoluta», conferma il governatore, ribadendo uno dei suoi motti: «È la dimostrazione che solo i pessimisti non fanno fortuna. E che l'autonomia, in Veneto, ce l'abbiamo nel dna: Riccardo Donadon non ha aspettato l'ente pubblico, ha creato da solo una realtà di livello internazionale». Lo stesso Zaia, però, non ignora che anche questo progetto, come molti altri, ha dovuto compiere un lungo iter burocratico: «Non bisogna fermare l'iniziativa privata. Ho invece l'impressione che la burocrazia nasca davvero dalla volontà di intralciare chi ha più ingegno o voglia di fare».

SODDISFAZIONE
E allora, non è un caso che la prima schermata della presentazione di benvenuto di Donadon campeggi un liberatorio wow, dopo i travagli e le arrabbiature dei mesi passati. Subito dopo l'imprenditore sottolinea come il campus «non sia una cosa di H-Farm, ma di tutto il territorio». I sindaci del territorio, Pieranna Zottarelli di Roncade, e Claudio Grosso, di Quarto d'Altino, i due comuni interessati direttamente, ci contano. E pure quelli di un territorio più vasto, come Luigi Brugnaro, alla guida di Venezia: «Dobbiamo interrogarci, non sul perché i nostri giovani vanno all'estero, ma sul perché non tornano. È una sfida anche per l'università e lo Stato: dobbiamo investire molto di più sul mercato della competenze, attrarre i cervelli mondiali: è come nello sport, per vincere servono i campioni e per i campioni servono i soldi».
FINANZIATORI

Se Donadon è in qualche modo il padrone di casa, a sostenere il campus è un apposito fondo immobiliare la cui maggioranza (rispettivamente il 56 e il 40%)è in mano ai due partner della società del trattorino rosso, Cattolica Assicurazioni e Cassa Depositi e Prestiti. «Cattolica nota il presidente Paolo Bedoni - ha sentito il dovere di contribuire a creare un'opportunità culturale ed educativa per lo sviluppo del territorio, sfruttando una posizione geografica invidiabile e sostenendo con orgoglio un progetto che contraddistinguerà la nostra Regione negli anni a venire». «La formazione dei giovani è un'attività essenziale per assicurare uno sviluppo sostenibile del Paese e quindi è strategica per il nostro gruppo, che dal 2010 al 2018 ha mobilitato circa 3 miliardi di euro per la realizzazione di interventi di edilizia scolastica, oltre all'impegno per lo student housing e per le academy nei settori di eccellenza», aggiunge Marco Sangiorgio, direttore generale di CDP Investimenti sgr. Già oggi nell'area di H-Farm sono ospitati oltre 400 studenti delle scuole primarie e secondarie e circa 300 universitari del corso in Digital Management di Ca' Foscari. Con il campus diventeranno duemila. «Il cambiamento che i modelli economici affronteranno nei prossimi anni sarà violentissimo, la curva di crescita esponenziale richiede un nuovo disegno e noi qui abbiamo l'ambizione di creare un nuovo modello, dove la scuola, il mercato e l'innovazione siano in grado di lavorare fianco a fianco traendo profitto e alimentandosi l'uno con l'altro», rimarca Donadon. Aveva iniziato ricordando come, anni fa, la Disney volesse costruire in questa zona il suo parco giochi europeo. Non può che concludere con una citazione a tema: «Se si può sognare, si può fare», come diceva Topolino.
M. Z.
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Il Gazzettino