LE PROPOSTE Sarà un'occasione speciale, ma soprattutto un gran bel viaggio

LE PROPOSTE Sarà un'occasione speciale, ma soprattutto un gran bel viaggio
LE PROPOSTESarà un'occasione speciale, ma soprattutto un gran bel viaggio nelle proposte di architettura provenienti da tutto il mondo. La Mostra Internazionale comprende opere...

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LE PROPOSTE
Sarà un'occasione speciale, ma soprattutto un gran bel viaggio nelle proposte di architettura provenienti da tutto il mondo. La Mostra Internazionale comprende opere di 112 partecipanti provenienti da 46 Paesi con una maggiore rappresentanza da Africa, America Latina e Asia e con un'ampia rappresentanza femminile. 61 partecipazioni nazionali animeranno gli storici Padiglioni ai Giardini, all'Arsenale e nel centro storico di Venezia, con 3 paesi presenti per la prima volta alla Biennale Architettura: Grenada, Iraq e Uzbekistan.

CINQUE SCALE
La Mostra è organizzata in cinque scale (o aree tematiche), tre allestite all'Arsenale e due al Padiglione Centrale: Among Diverse Beings, As New Households, As Emerging Communities, Across Borders e As One Planet. Inoltre cinque architetti internazionali, autori di un progetto dedicato al gioco, hanno trovato sede per il loro allestimento sulla Terraferma mestrina a Forte Marghera, un'area verde aperta alla cittadinanza. Questa edizione comprende anche una serie di partecipazioni fuori concorso definite Stations + Co-Habitats, ricerche sulle cinque scale e relativi casi di studio sviluppate da ricercatori provenienti dalle università di tutto il mondo; la partecipazione speciale dell'artista israeliana Michal Rovner al Padiglione Centrale; la mostra nella mostra di Studio Other Spaces (rappresentato da Olafur Eliasson e Sebastian Behmann), che presenta Future Assembly con i contributi di tutti partecipanti; un'installazione esterna ai Giardini, Sport Platform, dedicata a How will we play sport together?; un evento speciale della Vuslat Foundation che propone una installazione di Giuseppe Penone in Arsenale. La Vuslat Foundation presenterà una nuova installazione intitolata The Listener, in stretta collaborazione con Chus Martinez, nell'inaugurale programma pubblico di questa nuova organizzazione filantropica. L'opera, dal titolo Idee di Pietra Olmo, consiste in un olmo installato alle Gaggiandre dell'Arsenale con i rami che si prolungano sulla superficie dell'acqua.
MOSCHEE ALLE CORDERIE
Inoltre in collaborazione con l'autore e architetto Shahed Saleem, alle Sale d'Armi A verrà presentato Three British Mosques ovvero un padiglione che guarda al mondo fai-da-te e spesso non documentato di alcuni edifici inglesi poi trasformati in luoghi di preghiera per le comunità musulmane. I tre casi di studio esamineranno la moschea di Brick Lane, in precedenza una cappella protestante, poi una sinagoga; quella di Old Kent Road, installata in un vecchio pub; e la moschea di Harrow Central, uno spazio appositamente costruito situato di fianco alla casa a schiera che precedentemente la ospitava. Il padiglione sarà rivestito di moquette, come una vera moschea, e queste storie saranno esplorate attraverso proiezioni architetturali in 3D, interviste filmate e fotografie.
GEHRY E CINA

Numerosi, e anche distribuiti in tutta la città, altri eventi collaterali. Ne segnaliamo alcuni: Charlotte Perriand and I. Converging designs by Frank Gehry and Charlotte Perriand allo Spazio Louis Vuitton, San Marco, 1353 (calle del Ridotto); Not Vital. SCARCH all'Abbazia di San Giorgio Maggiore, Isola di San Giorgio Maggiore. Lianghekou dedicato alla Cina a Palazzo Zen, Cannaregio, 4924 (fondamenta di Santa Caterina). «Abbiamo bisogno - spiega il curatore Hashim Sarkis - di un nuovo contratto spaziale. In un contesto di divisioni politiche acutizzate e disuguaglianze economiche crescenti, chiediamo agli architetti di immaginare spazi in cui possiamo vivere generosamente: insieme come esseri umani che, nonostante l'individualità crescente, desiderano ardentemente connettersi tra loro e con altre specie attraverso lo spazio digitale e reale; insieme come nuovi nuclei familiari alla ricerca di spazi abitativi più diversificati e dignitosi; insieme come comunità emergenti che reclamano equità, inclusione e identità spaziale; insieme oltre i confini politici per immaginare nuove geografie di associazione; insieme come pianeta che sta affrontando crisi che esigono un'azione globale affinché tutti noi continuiamo a vivere. Infine previsti anche dei Meetings in Architettura. Gli argomenti dei vari incontri trarranno spunto dalle 5 scale della Mostra: cambiamenti climatici e architettura; l'architettura oltre l'antropocene; le architetture della ricostruzione; gli spazi di ascolto, l'architettura dello sport e infine l'insegnamento dell'architettura.
P.N.D.
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Il Gazzettino