LE MISURE ROMA L'attesa proroga del Superbonus al 110 per cento arriva. Ma a

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LE MISURE
ROMA L'attesa proroga del Superbonus al 110 per cento arriva. Ma a metà. A poter usufruire dell'agevolazione fiscale anche nel 2023, saranno solo i condomini. Niente estensione, dunque, per le ville, le villette, gli edifici unifamiliari e quelli funzionalmente indipendenti. Un modo per tagliare i costi della proroga. Secondo i dati dell'Enea, a fine settembre erano poco più di 6 mila i condomini che avevano deliberato lavori, contro quasi 40 mila edifici unifamiliari. Anche gli altri incentivi alle ristrutturazioni (il 50 per cento per quelle edilizie e il 65 per cento per l'efficientamento che non rientra nel superbonus) saranno confermate. Il rinnovo, questa volta, non sarà solo per un anno, ma per tre. Un modo per dare certezza al settore. Le novità della manovra non riguardano solo le detrazioni per le ristrutturazioni. Anzi. Il capitolo più spinoso resta quello delle pensioni. Nel documento di bilancio approvato all'unanimità ieri, è stato deciso di appostare solo i fondi per il dopo Quota 100. Il meccanismo è ancora oggetto di discussione. La proposta portata dal ministro del Tesoro Daniele Franco, prevede che a partire da gennaio del prossimo anno si possa andare in pensione con 64 anni di età e 38 di contributi. Dopo Quota 100, insomma, ci sarebbe Quota 102. Durerebbe uno o due anni e coinvolgerebbe in tutto solo 50 mila persone. Poi si passerebbe a Quota 104, ossia 66 anni e 38 di contributi per lasciare il lavoro. In pratica il quasi ritorno alla Fornero. Un passo che la Lega giudica inaccettabile. E per questo spinge per applicare questo meccanismo ai soli lavoratori della Pubblica amministrazione lasciando in vita Quota 100 per gli altri. Il nodo, insomma, rimane per adesso irrisolto.

Un compromesso, invece, è stato trovato sul Reddito di cittadinanza. Lo stanziamento per il prossimo anno è stato aumentato di un miliardo. Si passerà da poco meno di otto miliardi a quasi nove. Lo strumento sarà però rivisitato. Ci sarà una stretta sull'accesso. Saranno introdotti dei controlli preventivi per impedire che persone senza i requisiti abbiano accesso al sussidio. Anche sul fronte delle politiche attive del lavoro il meccanismo cambierà. Dal secondo rifiuto di una offerta di lavoro, l'assegno del Reddito sarà tagliato.
GLI ALTRI CAPITOLI

Capitolo tasse. Come per le pensioni nel Documento programmatico di bilancio inviato a Bruxelles, è stata inserita solo una cifra: 8 miliardi. Come questa somma si tradurrà in un taglio delle tasse è ancora oggetto di discussione. L'ipotesi più accreditata rimane quella di una riduzione dell'aliquota del 38% che colpisce i redditi tra 28 mila e 55 mila euro. Ma ci sono altri temi sul tavolo. Come una compensazione per chi perderà qualcosa nel passaggio dalle detrazioni al nuovo assegno unico per i figli che partirà il primo gennaio. Arriva anch eun nuovo stop alla plastic e alla sugra tax. Ci sarà poi un nuovo stanziamento di un miliardo di euro per contenere il caro-bollette. Sul tavolo resta la riforma della bolletta elettrica, con il passaggio degli oneri di sistema dal conto energetico delle famiglie alla fiscalità generale. Per la Sanità arrivano due miliardi in più per stabilizzare i medici e gli infermieri assunti durante il Covid e per tagliare le liste di attesa. Infine il Ministero dello Sviluppo ha ottenuto un rifinanziamento per il bonus Tv e per quello dei decoder.
Andrea Bassi
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Il Gazzettino