Le minoranze: «Decidano con chi stanno»

Le minoranze: «Decidano con chi stanno»
LE OPPOSIZIONIPADOVA Il nuovo regolamento di Polizia urbana agita l'opposizione. «Altro che spaccatura nella maggioranza, questa è solamente una pagliacciata». A sbottare è...

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LE OPPOSIZIONI
PADOVA Il nuovo regolamento di Polizia urbana agita l'opposizione. «Altro che spaccatura nella maggioranza, questa è solamente una pagliacciata». A sbottare è stato ieri sera il consigliere leghista Alain Luciani che, in consiglio comunale, ha presentato una valanga di emendamenti per cambiare da cima a fondo il dispositivo portato in aula dalla maggioranza. «Mi pare del tutto evidente che il nuovo regolamento ha un unico obiettivo, rendere inapplicabili per la Polizia municipale le nuove disposizioni. In sostanza, si fa di tutto per non rendere la vita difficile a chi delinque e non ha nessuna intenzione di accettare le nostre regole».

«Coalizione civica e le altre forze di maggioranza fanno finta di essere in disaccordo ha detto ancora l'ex assessore in realtà, sono tutti concordi sulla necessità di licenziare delle norme che, di fatto, non influiranno minimamente sulla sicurezza dei padovani». «Invece di preoccuparci del finto malessere di Coalizione ha concluso Luciani io porrei l'attenzione sul disagio che non viene affatto nascosto dall'ala centrista della maggioranza che sostiene Giordani. Mi riferisco, evidentemente, ad Antonio Foresta e a Luigi Tarzia che sono perfettamente consci che questa sera in consiglio si sta consumando una vera e propria pagliacciata».
All'attacco anche la capogruppo di Forza Italia Eleonora Mosco che, in aula ha presentato la bellezza di 22 emendamenti. «La maggioranza, e, in modo particolare, Coalizione civica si dimostrano un esempio di cattiva politica ha sbottato l'esponente azzurra esponenti di spicco del popolo arancione, infatti, nei mesi scorsi non hanno esitato a sfilare in piazza con i centri sociali agitando al cielo il pugno chiuso». «Alla prova dei fatti, però, non hanno il coraggio delle loro azioni ha detto ancora l'ex vicesindaco invece di contrastare un provvedimento che considerano repressivo e legalitario, preferiscono sgattaiolare fuori dell'aula per non dare troppo fastidio alla maggioranza di cui fanno parte». «Colpisce, poi, l'ipocrisia del Partito democratico ha concluso la consigliera forzista - quando, nel 2015, la giunta Bitonci ha portato in consiglio il regolamento di Polizia urbana, hanno gridato alla svolta autoritaria. Ora, a fronte di un provvedimento del tutto simile, non fanno una piega. Tutto questo è semplicemente avvilente».

Va giù duro anche il capogruppo del Movimento 5 Stelle Simone Borile. «La norma sul Daspo non solo è imbarazzante, ma risulta essere offensiva, irrispettosa e denota un'ala della maggioranza che francamente ritengo pericolosa suona la carica Borile - Non partecipare alla votazioni in quanto contrari a sanzionare chi commette atti incivili è da irresponsabili e da eversivi». «Legittimare, condonare comportamenti, atti vandalici e devianti è gravissimo. Dicano da che parte stanno» continua l'esponente pentastellato che poi conclude: «Con chi rispetta le regole o con chi invece deturpa, offende il decoro cittadino? Aggiungo: la maggioranza trovi le parole giuste per far capire alla cittadinanza perché urinare in centro sarà oggetto di sanzione e invece farlo all' Arcella non sarà un problema. Ai Civici ricordo che l'atto incivile lo è a prescindere dalle zone in cui viene compiuto e non dalle aeree di serie A e B con cui hanno vergognosamente suddiviso la città».
A.R.
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Il Gazzettino